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SIENA. Il 17 ottobre prossimo si terrà a Siena una serata finalizzata alla raccolta di fondi per l’orfanatrofio Ashalayam di Lucknow, in India. L’appuntamento è dalle 20 in poi al bar, hosteria, pizzeria “Il Tocco” in località Coroncina. Per proseguire poi alle 22,30 con una serata disco al “Fuoriporta”. Il tutto per una cifra di 10 euro per l’apericena e di 5 per la disco, somme che , grazie alla collaborazione dei due locali e di Kristian Rinaldi e Alessandro Astolfi , andranno interamente in beneficenza. L’iniziativa è di Lara Insero, che oltre a far parte dell’Associazione volontari clown di corsia Nasienasi di Siena, dall’anno scorso collabora con l’Associazione Pietro Ballin.
Lara si recherà in India personalmente per circa 3 mesi per portare aiuti e supporto all’orfanatrofio.
“Insieme all’Associazione Ballin abbiamo un sogno – afferma -: dare pari opportunità e pari dignità ai bambini di tutto il mondo che si trovano in stato di necessità. Per questo creiamo e sosteniamo progetti che si rivolgono ai bambini e agli adolescenti che vivono in aree disagiate in Italia e all’estero, in situazioni familiari precarie, che non hanno una famiglia accanto a loro e che per questo non hanno il diritto di giocare, studiare e vivere completamente la loro età. L’Associazione Pietro Ballin promuove e sostiene progetti che diano a questi bambini speranze ed opportunità. Insieme possiamo fare molto! Ogni anno in India più di 50mila madri piangono la scomparsa nel nulla dei loro bambini che svaniscono senza lasciare traccia, vittime di rapimenti a opera di bande criminali. Vengono acquistati come merce e poi impiegati in attività di manodopera, spesso costretti a vivere in condizioni di schiavitù. Destino peggiore è quello dei bambini rivenduti al mercato della prostituzione infantile o a quello del traffico di organi e dei test medici, in cui sono usati come cavie”.
“L’orfanotrofio Don Bosco, Ashalayam Lucknow, inaugurato nel 2007, con il quale collaboriamo attraverso donazioni e anche adozioni a distanza – prosegue Lara -, è una casa per bambini maschi di strada situato a 25 chilometri dalla capitale Lucknow, Uttar Pradesh. La casa rifugio ha una capacità ricettiva di 75 bambini che vengono forniti di cibo, vestiti, assistenza medica, istruzione e seguiti con programmi riabilitativi condotti in base alle loro capacità. Circa 25 bambini all’anno vengono riuniti alle loro famiglie. Già l’anno scorso ho avuto l’opportunità di recarmi presso l’orfanotrofio e vedere con i miei occhi la struttura e come viene gestita. I bambini ospitati nell’orfanatrofio, vengono trovati per strada, nelle stazioni ferroviarie, in tutto il Nord dell’india, dalla polizia. Affidati alle cure dei vari orfanotrofi dislocati in diverse città, in base alla disponibilità di ogni struttura, si cerca di ritrovare la loro famiglia originaria. Molti sono stati abbandonati, molti hanno perso i genitori, alcuni sono figli di prostitute che li abbandonano, altri non ricordano nulla, nemmeno il proprio nome. Capita di ritrovare le famiglie e che queste decidano di lasciarli presso l’orfanotrofio per poter garantire loro un futuro migliore in quanto la povertà è un ostacolo nel mantenimento dei figli”.
Lara Insero a febbraio di quest’anno, si è recata per la seconda volta presso l’ Ashalayam e i fondi raccolti per quell’occasione hanno permesso di realizzare nuovi bagni e di comprare cibo per due mesi. “Inoltre – sottolinea -, nelle 3 settimane che sono stata lì ho insegnato loro a rammendarsi e cucire vestiti, tenere puliti e igienizzati i locali nei quali vivono. Il 31 ottobre tornerò presso l’orfanotrofio per circa 3 mesi, per questo sto raccogliendo nuovi fondi, anche attraverso la serata che si terrà venerdì prossimo”.
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