ANCONA. Devolvere in beneficenza una somma in denaro, di qualunque importo essa sia, è un’azione che è destinata a garantire numerosi vantaggi, non solo a chi ne fruisce in maniera indiretta, ma anche a chi dona. Per altro, è utile tener presente che è possibile detrarre le donazioni dalla dichiarazione dei redditi. Infatti, gli importi in denaro che vengono devoluti in beneficenza sono oggetto di un trattamento agevolato a livello fiscale. L’Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di incentivare le donazioni, mira a premiare il modus operandi virtuoso di coloro che donano prevedendo appunto delle agevolazioni fiscali, sotto forma di deduzioni dal reddito imponibile e di detrazioni di imposta.
Le erogazioni liberali
Volendo utilizzare una terminologia specifica più precisa, si ha a che fare con erogazioni liberali: si tratta, appunto, di donazioni che possono essere effettuate da parte dei contribuenti a beneficio non solo delle onlus, ma anche degli enti di ricerca, delle associazioni sportive, degli istituti religiosi, delle scuole e delle università, al fine di supportare dal punto di vista economico l’operato di tali organizzazioni in relazione al loro impegno sul fronte scientifico, civile e sociale.
Dare il buon esempio
Decidere di donare per beneficenza, magari a un ente come Medici Senza Frontiere, è anche un modo per dare il buon esempio e, magari, essere un modello di riferimento per i propri amici e i propri familiari. Tutti noi siamo consapevoli del fatto che, attraverso la generosità, si può insegnare la generosità, soprattutto se queto insegnamento è rivolto ai bambini. Ancora più delle parole, sono le azioni concrete e i fatti a orientare i comportamenti altrui, non solo dei più piccoli, ma anche dagli adulti. Perché, dunque, non agire in modo da essere uno sprone per i propri cari? Non è detto che manifestare la propria generosità equivalga sempre e una forma di esibizionismo, per quanto una delle ragioni per le quali si può essere motivati a donare sia rappresentata proprio dal lustro sociale che ne può derivare.
Favorire le donazioni degli altri
Chi dà il buon esempio donando, dunque, può sperare di incentivare le altre persone ad agire nello stesso modo. In molti casi non ha senso predicare se poi alle parole non seguono i fatti: insomma, si deve essere bravi nel dimostrare che si ha voglia di donare in prima persona. Non è detto che si debbano devolvere in beneficenza importi chissà quanto elevati: è sufficiente mettere insieme tanti piccoli versamenti, se questi provengono da molte persone, poiché anche così si può conseguire un risultato significativo e assicurare un sostegno tangibile ed evidente a coloro che ne hanno la necessità.
Insegnare a essere generosi
È utile dunque ribadire l’importanza di dare ai bambini il buon esempio. In che modo? Insegnando a essere generosi attraverso il proprio comportamento. Quando si tratta di apprendere e poi di riprodurre dei comportamenti, i bambini sono straordinari. Essi, infatti, hanno la capacità di modulare il proprio comportamento in funzione di ciò che vedono dagli adulti. Ecco perché i grandi devono fare in modo che la loro generosità sia visibile e riproducibile, per mezzo di azioni anche semplici ma concrete. Non serve chiedere a un bambino di essere generoso, mentre è più importante agire in modo che i piccoli imitino tale comportamento. L’esempio smuove più delle parole.
Una buona azione
Quel che è certo è che donare in beneficenza è una buona azione, che fa del bene sia a chi riceve indirettamente il dono, sia a chi quel dono lo fa. Lo dimostra anche la scienza, come si può evincere dai concetti espressi dalla dottoressa Barbara L. Fredrickson, psicologa statunitense che insegna all’Università della Carolina del Nord. Ebbene, secondo la dottoressa Fredrickson, donare serve a consolidare le relazioni sociali, e al tempo stesso trasmette una sensazione di benessere. Anche uno studio effettuato dalla Harvard Business School ha dimostrato che la generosità nei confronti del prossimo è un buon viatico per la felicità: esiste, in sostanza, un legame fra il benessere personale e l’altruismo, una costante psicologica che caratterizza tutti gli esseri umani a prescindere dalla loro provenienza geografica e dalla loro cultura.