Il gruppo resta in stato di pre-allarme
SIENA. Il 5 novembre scorso (dopo che il fiume Carrione il giorno precedente aveva rotto una parte dell’argine costruito solo pochi anni fa, invadendo l’abitato di Marina di Carrara Avenza e provocando ingentissimi danni), poco prima delle 8 è stato attivato il responsabile provinciale di protezione civile della VAB perché anche dalla provincia di Siena fossero inviati gli aiuti nell’ambito della Colonna Mobile Regionale.
In mattinata è partita la prima squadra da Colle di val d’Elsa con fuoristrada e idrovora da 6000 litri.Nei giorni successivi si sono avvicendati 18 volontari provenienti sia dalla Sezione di Valdelsa che da quella di Valdarbia. Vari mezzi di soccorso si sono alternati con le squadre in partenza e in arrivo ma sul posto sono rimasti comunque 2 fuoristrada e l’idrovora da 6000 litri con la quale è stata aspirata molta acqua dalle scuole allagate.I volontari del senese oltre all’assistenza alla popolazione e alla collaborazione nella gestione del campo di accoglienza dei soccorritori situato nell’area di Carrara Fiere, hanno provveduto al rifornimento del carburante dei numerosi mezzi di soccorso ,provenienti anche dalle altre province toscane, presenti nel teatro delle operazioni e dei generatori di aria calda (in gergo “maialini”) per le zone di ricovero. Naturalmente,come tutti gli altri intervenuti hanno lavorato senza risparmiarsi per rimuovere il fango con le pale e attrezzi vari.
La fine dell’attivazione e quindi dell’emergenza, visto il persistere delle piogge che hanno provocato il cedimento di un altro tratto di argine generando quindi nuove criticità, probabilmente sarà procrastinata e quindi verosimilmente ci saranno nuove partenze.
In mattinata è partita la prima squadra da Colle di val d’Elsa con fuoristrada e idrovora da 6000 litri.Nei giorni successivi si sono avvicendati 18 volontari provenienti sia dalla Sezione di Valdelsa che da quella di Valdarbia. Vari mezzi di soccorso si sono alternati con le squadre in partenza e in arrivo ma sul posto sono rimasti comunque 2 fuoristrada e l’idrovora da 6000 litri con la quale è stata aspirata molta acqua dalle scuole allagate.I volontari del senese oltre all’assistenza alla popolazione e alla collaborazione nella gestione del campo di accoglienza dei soccorritori situato nell’area di Carrara Fiere, hanno provveduto al rifornimento del carburante dei numerosi mezzi di soccorso ,provenienti anche dalle altre province toscane, presenti nel teatro delle operazioni e dei generatori di aria calda (in gergo “maialini”) per le zone di ricovero. Naturalmente,come tutti gli altri intervenuti hanno lavorato senza risparmiarsi per rimuovere il fango con le pale e attrezzi vari.
La fine dell’attivazione e quindi dell’emergenza, visto il persistere delle piogge che hanno provocato il cedimento di un altro tratto di argine generando quindi nuove criticità, probabilmente sarà procrastinata e quindi verosimilmente ci saranno nuove partenze.