Lettera aperta del presidente della Consulta del Volontariato della provincia di Siena
SIENA. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta scritta dal presidente della Consulta del volontariato della provincia di Siena, Mauro Borghi e rivolta a tutti i volontari delle associazioni del territorio.
“Mi permetto di rivolgermi a tutti voi che operate nel Volontariato e a tutti coloro che sono chiamati a impegnarsi per affrontare questa terribile emergenza.
Desidero esprimere vera riconoscenza e mi associo ai quotidiani attestati di stima e apprezzamento che arrivano dalla società civile verso tutti gli operatori sanitari, i volontari che operano nel sociale, nel sanitario e nella protezione civile. So quanto queste mie parole non siano sufficienti a sostenervi di fronte alle difficoltà e alle carenze che dovete affrontare quotidianamente e ai problemi che si devono troppo spesso risolvere in autonomia. I dati che rilevano una diminuzione dei casi di positivi, da alcuni giorni, ci confortano sapendo che siamo sulla strada giusta e devono darci forza di continuare la nostra azione mantenendo sempre alti gli standard di sicurezza.
Vorrei far giungere un caloroso, seppur virtuale, abbraccio anche a tutti i volontari delle tante Associazioni che quotidianamente si occupano di chi era già nella difficoltà e nella malattia, e in questa fase hanno dovuto aggiungere altre preoccupazioni ed energie nuove per compiere le buone azioni generose e virtuose.
In questa fase ci sono Associazioni che sembrano aver diminuito la loro opera sociale dovuta alla contingenza del “distanziamento sociale” che ci viene imposto ma la riflessione che mi sento di condividere è che a loro è riservato il difficile compito di contenere l’impatto psicologico, causato da questa emergenza.
Pur nella profonda preoccupazione per il futuro, tra i tanti segnali positivi, vi sono le persone che hanno chiesto di dare un mano avvicinandosi così per la prima volta alle Associazioni. Facciamo sentire la nostra voce, facciamo conoscere le finalità e le modalità per diventare volontari affinché ogni persona possa orientarsi sul proprio territorio e poter mettere a frutto il proprio tempo per gli altri.
Ci sarà modo e momento per confrontarsi sulle dinamiche di questa emergenza, sappiamo come di fronte alla verifica di ciò che è accaduto, di come sono stati applicati i vari protocolli, di fronte agli errori e ai successi raggiunti, sappiamo che avremo la necessità di ripensare al come e al quanto è stato fatto. Fin dalle prime fasi dell’emergenza c’è stata una buona intesa tra il volontariato e gli Enti locali, e le relazioni che in questi anni si sono intessute ai vari livelli hanno consentito una risposta condivisa e di notevole impatto sociale che ha consentito di limitare al massimo le conseguenze delle improvvise restrizioni imposte. La nostra Provincia, tra l’altro, ha in questa Consulta un interlocutore che ha saputo strutturarsi in tutti gli ambiti del volontariato dotandosi anche di un Comitato di Protezione Civile. Credo sia un modello che andrebbe riproposto in ambito Regionale dove sarebbe auspicabile un tavolo di concertazione stabile e allargato a tutte le realtà del Volontariato stesso.
Mi preme ringraziare anche le varie iniziative che hanno come finalità la solidarietà verso le nostre Associazioni, campagne che sono giunte da semplici cittadini, dai mass media e dalle piccole e grandi aziende del territorio. Credo che si stia realizzando cosi quella necessaria coesione sociale e unità di intenti che ci vedra’ comunque uscire migliori da questa crisi.
Ma il compito del volontariato sarà anche quello di contribuire alla ricostruzione sociale e culturale delle comunità, che usciranno fortemente provate da questo drammatico periodo. Un compito arduo, che deve provare a tessere nuove modalità di aggregazione, di fare cultura, di partecipazione, di impegno civile e dello star bene insieme. Ci riusciremo, senza dubbio. Con la passione e la tenacia che contraddistinguono, da sempre, le donne e gli uomini che fano parte del nostro meraviglioso mondo del volontariato.
Il presidente Mauro Borghi