In cantiere la realizzazione di una banca dati ed un protocollo per la nascita ufficiale
SOVICILLE. L’Osservatorio permanente sulle nuove povertà del Comune di Sovicille prende vita. Domani (15 giugno), alle ore 18, presso la sala rosa del Comune di Sovicille, infatti, sarà presentato il progetto per la realizzazione di una banca dati ideata da Guido Borà, Elisabetta Burrini e Vincenzo Lolini, uno strumento per integrare l’azione dei vari soggetti impegnati nel sociale sul territorio. Durante l’incontro verrà presentato alle istituzioni, alle comunità religiose, al mondo del volontariato ed alle parti sociali anche una proposta di protocollo per la nascita ufficiale dell’Osservatorio permanente.
“La vita reale delle famiglie di oggi – dice il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi – deve fare i conti con il diminuito potere di acquisto dei propri salari e con la precarietà. Da qui l’idea di dar vita ad un osservatorio permanente, capace di coinvolgere direttamente le comunità associative e religiose e le parti sociali nella lettura dell’evoluzione dei problemi per riconoscerli e affrontarli in maniera sinergica e con un’ancora maggiore responsabilità sociale e comunitaria”.
Tutte le parti sociali aderenti all’Osservatorio permanente delle nuove povertà – Comune di Sovicille; Caritas diocesana di Siena; parrocchia di San Lorenzo a Sovicille; parrocchia di San Giovanni a Rosia; parrocchia di San Bartolomeo a San Rocco a Pilli; associazione di Pubblica Assistenza “La montagnola senese”; Arciconfraternita di Misericordia di Siena delle sezioni di Sovicille e San Rocco a Pilli; Auser comunale di Sovicille e Spi Cgil pensionati – provvederanno all’aggiornamento continuo della banca dati con la quale sarà possibile verificare meglio e, in forma integrata, la validità delle risposte e del sostegno da offrire ai cittadini. Le parti si impegneranno a riunirsi almeno due volte l’anno per verificare congiuntamente l’andamento locale e generale dell’economia e della società e per concordare le strategie e le azioni di risposta utili all’emergere di nuovi bisogni ed emergenze. I soggetti firmatari del protocollo, inoltre, stabiliranno un patto di riservatezza per l’inserimento e la visione dei dati identificativi e personali raccolti con il consenso rilasciato dai cittadini.