SIENA. Ringraziamo il Sindaco per l’invito che ha voluto rivolgere a Libera, dopo il recente rinnovo degli organi provinciali. Un incontro che non può essere solo formale e di circostanza, ma che è da intendere piuttosto come occasione per presentare la sintesi del nostro programma di lavoro.
Libera a Siena è cresciuta e si è radicata (come si dice) nel tessuto cittadino e del più vasto
territorio provinciale. Come ci insegna Don Ciotti, questo consolidamento della nostra presenza
non ci induce a relegarci in attività ordinarie o di gestione, ma ci spinge all’assunzione di
progressive e più intense responsabilità.
Se il Paese soffre di gravissime difficoltà, Siena, che sembrava in possesso di strumenti capaci
di preservarla dalla crisi, quantomeno attenuandone gli effetti, attraversa uno dei periodi più
oscuri della sua storia.
La crisi colpisce la vita della comunità in ogni sua forma, settore ed attività. Le prospettive sono
oscure, la comunità si sente tradita e domanda discontinuità da quel sistema che ha imbrigliato
le istituzioni e asservito la vita politica, con tutto quello che essa condiziona, a quel groviglio di
interessi che di armonioso non hanno nulla, ma che odorano semmai di omertosa opacità.
La risposta non può che essere di forte discontinuità. La discontinuità è stata fortemente
annunciata, ma, a nostro giudizio, non abbastanza praticata. Incapaci di portare avanti ogni
analisi critica che non sia affidata alle indagini della magistratura, istituzioni e partiti (specie
quelli di maggioranza) si sono posti alla finestra in attesa che la tempesta passasse.
La nostra idea è invece che la tempesta non debba passare senza che abbia indotto i cambiamenti
radicali in grado di ristabilire quei principi di ordine e legalità che abbiamo cercato di richiamare
nel nostro manifesto “La Città Giusta”, che le venne consegnato in occasione del precedente
incontro e che costituisce per noi l’obiettivo da perseguire e, insieme, il metodo per ottenere
significativi risultati.
A Siena, negli ultimi decenni, ci siamo progressivamente allontanati da quei principi fino a
cedere a forme diffuse di criminalità (come tale, oggetto di indagini penali) spacciata per
benessere durevole. Ora non possiamo rinunciare a cogliere la lezione che si nasconde dietro a
quanto è accaduto e cercare di porvi rimedio.
Opacità, connivenza, mediocrità e poteri occulti hanno piegato una tradizione democratica di cui
Siena a più riprese ha avuto buon motivo di considerarsi campione.
Libera, associazione impegnata a sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e nella
promozione di legalità, consapevole dei limiti oggettivi e soggettivi del proprio operare, vuole
guardare al futuro impegnandosi nella battaglia che più le è propria, quella per una società più
giusta. Una società nella quale prevalgano legalità, responsabilità, merito,
partecipazione e diritti, garantiti da amministrazioni oneste, limpide e credibili.
Ci è di conforto registrare la richiesta del Comune di Siena di adesione ad Avviso Pubblico,
l’associazione di Enti Locali che si impegnano a promuovere la formazione civile per contrastare
le mafie. Ci sconcerta tuttavia che la manifestazione unanime di volontà espressa dal Consiglio
Comunale (Del. C.C. n. 92 del 15 ottobre 2013) non sia stata inoltrata per oltre un anno (la
richiesta formale di iscrizione risulta pervenuta ad Avviso Pubblico il 9 Dicembre 2014). Ci
conforta altresì rilevare che nella stessa seduta il Consiglio Comunale abbia aderito, sempre
all’unanimità, alla Carta di Pisa, oggi diventata Carta di Avviso Pubblico.
Le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione di Siena a queste adesioni ci sono apparse
chiare, motivate e, vista la drammaticità della situazione, quanto mai tempestive. Siena ha
bisogno di legalità oggi più che in qualsiasi altro momento della sua storia, senza equivoci ed
ambiguità, senza ipocrisie o strumentalizzazioni.
Siena, crediamo, ha bisogno di coraggio.
Libera a Siena ribadisce la validità di queste scelte e ritiene fondamentale che a queste si dia
corso concreto e ampia diffusione, sia al fine di restituire fiducia e credibilità all’istituzione
comunale, sia per promuovere la partecipazione attiva, diretta e responsabile dei cittadini, in
forma singola e associata. In questo quadro Libera Siena intende accompagnare lo sforzo a cui
sono chiamate le istituzioni locali, proprio in virtù degli impegni assunti, proponendo la
promozione e costituzione di un ampio “Organismo di Garanzia” autonomo, indipendente ed
esterno al Comune, composto in modo pluralistico da persone non direttamente impegnate in
formazioni politiche che possa, in stretto contatto con i cittadini attivi, sollecitare, verificare e
diffondere i risultati raggiunti in materia di coerenza con i principi sottoscritti, con i metodi, e con i criteri di correttezza e trasparenza formalmente adottati. Non abbiamo ricette precostituite, pensiamo solo che sia un’iniziativa concreta da assumere nell’interesse dei cittadini come dell’istituzione comunale. Modalità e forme potrebbero essere studiate e rese compatibili con ogni ulteriore vincolo di carattere legislativo o procedurale e auspichiamo che tale Organismo possa essere presidiato da altri soggetti del sistema sociale locale o che si possa dar vita ad altre forme organizzative magari anche più efficaci. Ad animare questa nostra proposta sono sia le finalità statutarie della nostra associazione sia, soprattutto, l’idea di doversi impegnare per contribuire, per quanto nelle nostre capacità e modeste possibilità, a restituire alla civitas senese la dignità oggi fortemente compromessa.
Ci preme infine comunicare che Libera a Siena intende rilanciare la partecipazione attiva e le
responsabilità dei cittadini attraverso iniziative pubbliche di educazione alla legalità,
promuovendo incontri pubblici sui contenuti della Carta di Pisa, sull’impegno, il significato e la
responsabilità che il Comune si è assunto nel sottoscriverla. L’annuncio della sua adozione è un
segnale decisamente importante della volontà di ristabilire il primato della giustizia e della
legalità. La responsabilità dei cittadini è di verificare che a questi intendimenti seguano atti
coerenti e congruenti.
Sentiamo la responsabilità di offrire il nostro contributo per sostenere la volontà di ristabilire
il primato della legalità nella vita della comunità e delle istituzioni senesi.
Siena, 8 gennaio 2015
Il Sindaco, che dovette interrompere l’incontro per un impegno
sopravvenuto, non ha ritenuto di aggiornare la riunione ad altra data
né di fornire successive risposte.
(Per completezza di informazione si allega copia del ns. manifesto
“La Città Giusta” – 21 marzo 2013)
Il Coordinamento di Libera a Siena
La Città Giusta
C’è un passato che ha ferito questa città impoverendola non solo sotto il profilo
economico, ma fiaccandola moralmente indebolendone anche il patrimonio storico di
dignità.
Gli effetti di questa azione pervadono appieno l’attualità impedendo un giudizio storico
che non si faccia valutazione politica, azione che esula dalle finalità di LIBERA.
Per non perdere la lezione che ci viene da questo recente passato, proponiamo alcune
regole per la comunità che vorremmo rinascesse nel rispetto di criteri di giustizia e
legalità.
LA CITTA’ GIUSTA
Giusta è
• Una Città che costruisce regole condivise, prodotte da un confronto reale, che sa rendere
trasparenti e che si impegna a rispettare secondo criteri verificabili ed accessibili.
• Una Città che consegna responsabilità sulla base del merito e delle competenze
rifuggendo da appartenenze di casta, Logge, partiti o famiglie.
• Una Città che sa rinnovarsi sostenendo le legittime ambizioni delle generazioni che
seguono chiamando i giovani a responsabilità e offrendo opportunità negate.
• Una Città che considera legittimo ogni interesse purché “possa essere detto” e che non
leda il bene comune.
• Una Città Inclusiva, che impari a far sentire tutti i cittadini uguali, nessuno escluso.
• Una città capace di adattarsi al cambiamento e di rinascere imparando dai propri errori.
• Una Città che favorisca la libera informazione, la libera espressione e la partecipazione,
educando alle responsabilità individuali e collettive.
• Una Città che costruisce regole condivise, prodotte da un confronto reale, che sa rendere
trasparenti e che si impegna a rispettare secondo criteri verificabili ed accessibili.
• Una Città che consegna responsabilità sulla base del merito e delle competenze
rifuggendo da appartenenze di casta, Logge, partiti o famiglie.
• Una Città che sa rinnovarsi sostenendo le legittime ambizioni delle generazioni che
seguono chiamando i giovani a responsabilità e offrendo opportunità negate.
• Una Città che considera legittimo ogni interesse purché “possa essere detto” e che non
leda il bene comune.
• Una Città Inclusiva, che impari a far sentire tutti i cittadini uguali, nessuno escluso.
• Una Città capace di adattarsi al cambiamento e di rinascere imparando dai propri errori.
• Una Città che favorisca la libera informazione, la libera espressione e la partecipazione,
educando alle responsabilità individuali e collettive.
Siena, 21 Marzo 2013
