di Vito Zita
SIENA. Stamane (24 maggio) alcuni dirigenti dell’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche (ANIOC-Siena) hanno donato alla Croce Rossa Italiana-Comitato di Siena un termoscanner a infrarossi per la misurazione a distanza della temperatura corporea.
La Croce Rossa di Siena, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria che si è venuta a creare con il Covid-19, con il suo presidente Enrico Petrini ha dimostrato grande slancio e concretezza solidaristica.
La delegata senese dell’ANIOC, Maura Marchionni, assieme ai Cavalieri Mario Dragoni, Cesare Rinaldi e Luciano Tommasi, ha voluto dimostrare con un gesto simbolico la stima che si è venuta a creare tra i due comitati ed aprire una fase di collaborazione per attivare azioni di solidarietà sociale.
Maura Marchionni, interprete del pensiero di tutti gli associati che rappresenta, ha cercato fin dall’inizio della pandemia del Covid-19 di poter essere utile alle persone che tanto avevano bisogno, in modo da manifestare concretamente ancora una volta i valori morali e civili enunciati nello statuto dell’Associazione che guida. La solidarietà è un aspetto della nostra vita che può risultare faticoso, considerata la difficoltà per molti di noi a poter svolgere anche piccole attività di volontariato, ma può essere anche gratificante quando con un piccolo gesto si può tradurre in atti concreti e tangibili.
Dopo il primo passo effettuato stamane, la delegata Maura Marchionni intende rafforzare il rapporto di amicizia e collaborazione fra l’ANIOC e la Croce Rossa Italiana ed ha lanciato un caloroso invito ai propri associati affinchè partecipino con una donazione all’acquisto di una portantina elettrica, utile alla CRI per svolgere un’efficiente attività di sostegno per il trasporto di persone con difficoltà motorie. Sicuramente l’appello troverà una generosa risposta perché essere insigniti non può non significare essere esempio di nobiltà d’animo e magnanimi verso il prossimo. Solo esaltando le proprie virtù civiche e profondendo impegno morale, tutti insieme gli insigniti possono contribuire a migliorare la convivenza civile con la solidarietà verso i più deboli in modo da vincere l’indifferenza e l’egoismo dilagante che sono, prima ancora della pandemia, i mali della nostra epoca.