E sostiene il progetto internazionale nell'area di Buntungwa
SIENA. Una pala costa sei euro, una zappa con il manico di legno undici e così via… Un regalo di grande valore invece per il progetto di cooperazione internazionale che aiuti a creare le condizioni per la crescita di attività agricole in Zambia. La Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Siena ha lanciato ieri un appello per sostenere questo progetto. La richiesta è di regalare, pagando prezzi sostenibili, attrezzi per iniziare a lavorare la terra. Ma sono ben accetti anche quelli vecchi e arrugginiti, magari sono inutilizzati da tempo. Un progetto che sta portando avanti l’associazione Insieme per caso che da anni, con iniziative in vari settori, opera nel paese africano, dove le condizioni di vita, soprattutto nelle campagne sono drammatiche. Soprattutto per i bambini. Il progetto di sviluppo dell’agricoltura riguarda l’area di Buntungwa nel distretto di Luanshya situata nella “Coppebelt province” nel centro nord del paese, dove nei mesi scorsi tecnici senesi della Cia hanno iniziato a porre le basi per una collaborazione molto stretta. Qui una delegazione ufficiale della Provincia di Siena ha incontrato amministratori locali e statali. “L’agricoltura può essere una fonte di vita per le popolazioni di quest’area – conferma Lamberto Ganozzi, responsabile per la Cia del progetto zambiano – e grazie ai prodotti di quella terra possiamo dar da mangiare ai malati e ai bambini del centro nutrizionale di Chibote, creando anche un primo inizio di sviluppo”.
Certo mandare attrezzi per l’agricoltura o portare, come si farà un trattore, acquistato grazie anche alla collaborazione con la Provincia di Siena, sorpassato tecnologicamente ma adeguato alle necessità zambiane,non è sufficiente. E infatti si stanno organizzando anche attività di formazione sulle tecniche di coltivazione che possano permettere a chi lavorerà la terra di poter camminare sulle proprie gambe. Anche da parte delle autorità locali c’è interesse per il progetto di “Insieme per caso”, a cui lo stato ha dato in concessione venti ettari di terreno da coltivare.
“E proprio grazie al nostro lavoro in occasione del viaggio fatto in Zambia – sottolinea Ganozzi – è nata spontaneamente una cooperativa di agricoltori, formata in gran parte da giovani e da donne disponibili ad imparare i metodi più innovativi per la coltivazione della terra”.
Certo mandare attrezzi per l’agricoltura o portare, come si farà un trattore, acquistato grazie anche alla collaborazione con la Provincia di Siena, sorpassato tecnologicamente ma adeguato alle necessità zambiane,non è sufficiente. E infatti si stanno organizzando anche attività di formazione sulle tecniche di coltivazione che possano permettere a chi lavorerà la terra di poter camminare sulle proprie gambe. Anche da parte delle autorità locali c’è interesse per il progetto di “Insieme per caso”, a cui lo stato ha dato in concessione venti ettari di terreno da coltivare.
“E proprio grazie al nostro lavoro in occasione del viaggio fatto in Zambia – sottolinea Ganozzi – è nata spontaneamente una cooperativa di agricoltori, formata in gran parte da giovani e da donne disponibili ad imparare i metodi più innovativi per la coltivazione della terra”.