Il convegno internazionale sarà il punto di partenza per creare sinergie tra i due territori
di Alessandra Siotto
SIENA. La cooperazione decentrata è al centro della conferenza internazionale che si è aperta questa mattina (9 giugno) all’Accademia dei Fisiocritici di Siena. I lavori del convegno, intitolato “Analisi e prospettive della cooperazione decentrata. Italia, Europa, Bolivia” proseguiranno anche domani (10 giugno), con la partecipazione della delegazione boliviana e numerosi interventi di rappresentanti istituzionali sia a livello locale che nazionale.
La conferenza si è aperta stamani con i saluti di Adriano Scarpelli, presidente dell’associaizone Carretera Central promotrice del convegno, e di Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di Siena. “Ad ogni ospite boliviano – ha detto Pallecchi – l’Arci regalerà una bottiglia di vino prodotta dalla cooperativa sociale Lavoro e non solo. E’ un vino che proviene dalle terre confiscate alla mafia di Corleone e Canicattì e i nostri ospiti potranno così portare in Bolivia il sapore e il profumo della libertà e della legalità, valori di cui siamo orgogliosi”.
Il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi è intervenuto, invece, in rappresentanza di tutti i Comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per il sostegno al progetto “PFP La Paz- El Alto”, siglato da Carretera Central, Arci Siena, Provincia di Siena, Comuni di Sovicille, Asciano, Colle di Val d’Elsa e Monteroni d’Arbia, oltre all’istituto professionale “Cennino Cennini” di Colle, alla Camera di Commercio e alla Cna di Siena.
Grover Teran, ambasciatore di Bolivia in Italia è intervenuto ringraziando tutti per l’iniziativa e per i progetti e ha aggiunto che “è molto bello e importante quello che viene fatto da Siena per la Bolivia, perche è un paese davvero ricco di risorse, ma povero di capacità di gestione”.
“Siena è stata nella sua storia terra di solidarietà e di accoglienza – ha detto Alessandro Cannamela, assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Siena – ed è importante che sia così anche in futuro, perchè lo scambio di idee, di informazioni e di esperienze è fondamentale”. “E’ importante – ha aggiunto Gabriele Berni, assessore alla cooperazione internazionale della Provincia di Siena – che ci sia una sinergia tra più istituzioni, per aprire una finestra sul mondo. L’iniziativa di oggi ne è un esempio e a partire da questo momento vogliamo costruire un rapporto continuativo e consolidato tra tutti i soggetti e attivare un partenariato tra le istituzioni presenti”.
Significativa anche la partecipazione di Francesco Capecchi, Vicario Capo Ufficio V (Asia e America Latina) – Direzione generale Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri “Il valore aggiunto della cooperazione decentrata – ha affermato – è il coinvolgimento della popolazione e la sua efficacia dipende da due fattori: la capacità di instaurare partenariati attivi per coinvolgere le forze vive del territorio e la capacità del Ministero degli Esteri dei mettere a disposizione risorse ed energie per i singoli interventi ma in un quadro generale”.
Un saluto alla conferenza internazionale anche da parte di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, che ha finanziato il progetto di formazione professionale avviato poche settimane fa in Bolivia. “Mi ricordo – ha detto Mancini – quando in Fondazione abbiamo iniziato a discutere della possibilità di destinare risorse alla cooperazione, quindi all’estero e fuori dal territorio. Temevo soprattutto che l’opinione pubblica non avrebbe capito e invece è stata riconosciuta da tutti l’importanza di questi progetti perchè la cooperazione è un fatto di fratellanza, di amicizia, di crescita, di pace”. “Il progetto di formazione di La Paz – ha aggiunto – è in linea con il ‘sistema Siena’ perchè sono coinvolti associazioni di volontariato, municipalità e governo”
Giovanni Camilleri, coordinatore internazionale dell’iniziativa Art dell’Onu di Ginevra ha spiegato che “è importante che la formazione, finanziata in progetti come questo si inserisca nella politica sia del territorio che del governo del paese perchè senza una strategia facciamo solo delle azioni singole e frammentarie”. “Nel quadro delle Nazioni Unite – ha aggiunto – il nostro mandato è mettere in relazione i territori e favorire il dialogo tra i Paesi, per creare progetti di cooperazione all’interno di un quadro internazionale”.
L’assessore regionale Ceccobao ha sottolineato che “per far crescere un territorio e la sua economia è necessario partire dal capitale sociale rappresentato dalle persone e dalle dalle competenze”; mentre il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi ha annunciato di “attendere la delegazione boliviana nei prossimi giorni per un incontro volto a creare una collaborazione più strutturata perchè nella cooperazione non si può vedere un progetto come limitato nel tempo, ma questi due giorni sono l’inizio di un percorso”.
Il convegno è entrato poi nel vivo con i diversi interventi degli ospiti della delegazione boliviana. Dapprima è stato affrontato il tema del processo di cambiamento in Bolivia: partendo dalla loro esperienza diretta, gli ospiti hanno illustrato l’organizzazione istituzionale ed amministrativa del Paese, evidenziando il processo di decentramento e il percorso in atto. Successivamente è stato presentato il programma Art dell’ UNDP (Nazioni Unite) in Bolivia e dopo è stato illustrato il progetto “Il Mio primo Lavoro Degno – Un’opportunità per la vita e per il lavoro”. Nel pomeriggio si sono svolte due tavole rotonde, in cui i vari soggetti si sono confrontati sui risultati raggiunti e sul futuro della cooperazione decentrata.
I lavori proseguiranno domani (10 giugno) con l’intervento, fra gli altri, del ministro boliviano dell’autonomia, Carlos Romero Bonifáz. Nel pomeriggio è prevista, inoltre, una tavola rotonda sulla cooperazione italiana in Bolivia, moderata da Gianluca Mengozzi, responsabile attività internazionali dell’Arci regionale Toscana, con la partecipazione di Susanna Cenni, deputata; Silvia Stilli, direttore ARCS/ARCI nazionale; Lorenza Belinda, della Scuola Superiore S.Anna di Pisa ed Erich R. Trevisol, dell’Università di Venezia. Successivamente, si parlerà delle linee strategiche del Piano di sviluppo del Dipartimento e dei Municipi di El Alto, Oruro e La Paz, prima di lasciare spazio alle conclusioni della due giorni.