Presenti all'appuntamento Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena e Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus
SIENA. «Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo
e ti abbiamo vestito?
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere
e siamo venuti a visitarti?»
(MT 25, 38-38)
La pandemia, nel bene e nel male, ha reso tutto più intenso e ci ha obbligato a render ragione di tante cose che, fino a poco tempo prima, potevano apparire scontate. Compresa l’urgenza di approfondire il significato ultimo del nostro stare insieme.
Tale significato origina, anzitutto, nel fatto che siamo fatti per amare ed essere felici, e che abbiamo bisogno degli altri. Compiere il bene è un’esigenza. Compierlo nella coscienza che abbia a che fare non solo con una parte, ma con la totalità della nostra esistenza – in una parola, con il nostro Destino – si chiama Carità. E vivere la Carità nel contesto di un’amicizia rende tutto più bello.
Ecco, queste sono, per noi, le ragioni per cui vale la pena fare caritativa, spendendo parte della propria vita nel volontariato, al servizio degli altri; e sono le ragioni per cui è valso farlo anche nel periodo più duro della pandemia.
Nel parleremo con:
- Em. Rev mons. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus
L’incontro si svolgerà in presenza il giorno di sabato (15 gennaio) alle ore 18,00 presso la parrocchia MAM Taigi a Vico Alto (occorre essere minuti di green pass) e online. Le modalità di collegamento saranno comunicate a chi ne farà richiesta alla mail: siena@bancofarmaceutico.org