I frutti sono della cooperativa "Beppe Montana - Libera Terra"

SIENA. La cooperativa Beppe Montana di Lentini (SR) che lavora terre confiscate alle mafie e che ebbe incendiato, l’estate scorsa, l’agrumeto di Belpasso, porterà in Toscana arance in cassette da 7 kg, prezzo 10 euro, di qualità “tarocco” IGP in conversione biologica (vuol dire che stanno in osservazione – ci vuole qualche tempo – per ricevere l’attestato di produzione biologica, nella prima o nella seconda settimana di febbraio.
Libera a Siena sta organizzando per mettere a disposizione dei propri soci e amici le arance della legalità.
Chiunque sia interessato comunichi entro martedì (22 gennaio) all’indirizzo e-mail siena@libera.it o al cellulare di Libera 349/6608471 il quantitativo di arance che intende acquistare (minimo una cassetta) e lasci un recapito telefonico e l’indirizzo email dove poterli avvertire per il ritiro della merce.
Il punto di raccolta e distribuzione avverrà in Via P. Nenni 4/a – 338/2534152 in zona San Miniato, a Siena.
Informeremo quanto prima sull’orario preciso, non appena il corriere ci comunicherà il giorno e l’ora dell’arrivo.
Per importanti ragioni logistiche si chiede la massima puntualità nel ritiro delle arance.
La Coop. Soc. “Beppe Montana – Libera Terra” si è costituita nel giugno 2010 ed è formata da quattro soci lavoratori, selezionati con bando pubblico. Attualmente ha in gestione terreni agricoli confiscati ai clan mafiosi Riela, per quanto riguarda i territori nella provincia di Catania, e Nardo per quanto riguarda i territori nella provincia di Siracusa.
I Comuni interessati sono Belpasso, Motta Sant’Anastasia e Ramacca per la provincia di Catania e Lentini per la provincia di Siracusa.
I terreni coprono una superficie di cento ettari e sono distribuiti in una delle aree più fertili della Sicilia orientale che va dal comprensorio dell’Etna alle pendici dei Monti Iblei, attraversando la Piana di Catania. Si tratta prevalentemente di agrumeti, diversi filari di ulivi e una parte di seminativo. Le coltivazioni, a causa del lungo tempo trascorso dalla confisca all’assegnazione, circa dodici anni, versano oggi in condizioni di sofferenza.
Ma le straordinarie potenzialità espresse sia dagli agrumeti, dai quali si è ottenuta una quantità di frutta sufficiente a realizzare il progetto della produzione di marmellata di arance rosse, sia dagli ulivi che hanno consentito una piccola produzione di olio extravergine, ma anche dal seminativo da cui è scaturita una discreta produzione di grano, lasciano spazio ad una nuova e più concreta progettazione aziendale.
I risultati ad oggi ottenuti sono frutto del lavoro dei soci della Cooperativa che li ha visti operare attivamente senza alcuna risorsa economica e con pochi mezzi manuali, quali il solo ausilio di falcetti per il taglio delle erbe infestanti, semplici forbici e seghetti per la potatura degli ulivi i quali polloni superavano in diametro e lunghezza i rami produttivi, e li ha visti impegnati in tanti altri interventi che avrebbero richiesto attrezzature e mezzi più idonei al conseguimento dei risultati in tempi più brevi, anche se rispettosi dell’ambiente e dell’applicazione delle metodologie per il conseguimento delle produzioni biologiche. Oltre al ripristino delle colture e alla conseguente restituzione della dignità del lavoro in agricoltura, un altro importantissimo aspetto, al quale è naturalmente dedicato il progetto, riguarda l’attiva partecipazione della Cooperativa a tutte quelle iniziative e azioni intraprese sul territorio dalle varie Istituzioni, Enti, Associazioni, Istituti Scolastici, volte al miglioramento delle condizioni sociali e culturali dei cittadini, dedicando particolare attenzione alle fasce più deboli e svantaggiate.
La cooperativa è intitolata alla memoria di Beppe Montana, il commissario catanese ucciso da Cosa Nostra a Palermo nel 1985.
Per visitare il sito della cooperativa Beppe Montana Libera Terra clicca
http://www.liberaterra.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/233