Il "Comitato in ricordo di Maat" ha preso a cuore la storia di Mario
SIENA. Anche quest’anno il nostro Comitato, grazie alla gentile disponibilità della Fraternità Francescana, ha potuto organizzare una serie di concerti alla Basilica dell’Osservanza ad ingresso gratuito in aiuto di chi è meno fortunato. Cosi, dopo il triste fatto di dicembre scorso dove venne a mancare Maat, poco più che 18enne, abbiamo cambiato la finalità in “Comitato in ricordo di Maat”. La vicenda di Maat e di sua mamma Mireille furono di grande insegnamento dove emerse la voglia di vivere nella speranza di non arrendersi, immersa in una bellissima storia di amicizia fra noi con Maat e Mireille, e la città di Siena fra gente comune, istituzioni, medici, infermieri e OSS, l’Ospedale Santa Maria alle Scotte con il bar, la Coop le Grondaie, le Pie Disposizioni, l’ASL, i giornali locali e quanti, da personaggi famosi a semplici cittadini, vollero dare un prezioso contributo a quella drammatica vicenda.
Quell’esperienza davvero importante, nella quale spiccarono i temi dell’amore, della carità e della solidarietà, quindi, non poteva andare persa. Così, l’assessore Francesca Apolloni del Comune di Siena, da subito interessata alla causa, ha segnalato al Comitato un caso che non poteva essere trascurato.
Si tratta di una giovane mamma di Siena lasciata dal compagno quando era in stato interessante. Nel febbraio 2018, a suo figlio, il piccolo Mario di circa 3 anni, fu diagnosticata una leucemia mieloide acuta. I dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori stimano in poco più di 2.000 nuovi casi ogni anno in Italia di cui il 13% su bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Questa terribile malattia si sviluppa a partire dal midollo osseo e progredisce velocemente dando spossatezza, sanguinamenti, dolori muscolari e osteo articolari diffusi, perdita di peso, ingrossamento di milza e fegato. La terapia si basa su cicli chemioterapici poi, dopo il consolidamento, si procede con il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, capaci cioè di generare le cellule del sangue. La scelta del trapianto dipende dal paziente, dalla malattia, da fattori prognostici e dal donatore ma le cellule, possono essere prelevate dal sangue o dal midollo osseo dello stesso paziente o di un donatore, come, possono derivare dal sangue del cordone ombelicale. Cosi, dalla terribile notizia di febbraio 2018 la loro vita fu stravolta e la mamma (da sola insieme alla propria mamma), ha dovuto far fronte ad una situazione molto grave. Di certo non si è tirata indietro per la donazione del midollo osseo per il suo bambino ma, per stargli vicino, interruppe il lavoro e, insieme alla propria mamma che fu costretta a chiudere definitivamente il negozio che serviva per un aiuto economico, si trasferì al Meyer a Firenze dove il piccolo Mario fu ricoverato per oltre 6 mesi. Oggi il bambino ha quasi 4 anni, è autosufficiente e sta benino, vive con la nonna materna mentre sua mamma, tornata a lavorare, deve provvedere ai bisogni di tutti e tre, oltre che all’affitto.
Una volta a settimana però, il piccolo Mario deve fare i controlli poiché, sebbene stabilizzato, non è ancora fuori pericolo. Il problema, oltre quello economico che il Comitato cerca di tamponare anche con queste iniziative, è che Mario, avendo vissuto per molto tempo a contatto solo con medici e infermieri, rifiuta di uscire di casa se non per andare all’ospedale. In casa bambino, gran parte della giornata sta con la nonna ma non ha amici o altre persone con cui giocare. Per questa non secondaria situazione limitante nel poter interagire con altre persone e bambini, è importante che veda, parli e giochi con gente nuova, affinché, trovi stimoli per iniziare una vita più normale.
Una delle richieste della mamma è di sensibilizzare le persone alla donazione. Come Comitato ci faremo portavoce della famiglia e, in ricordo di Maat che oggi vive in questo obiettivo di solidarietà, nella speranza di trovare nuovi amici per Mario, il Comitato dà appuntamento domenica 14 aprile alle ore 16:30, al primo dei cinque concerti solidali, presso la Basilica dell’Osservanza a Siena.