Momento conviviale per i volontari dell'associazione dei cardiotrapiantati
SIENA. Tornano in presenza, dopo la prolungata pausa pandemica, le attività conviviali dell’A.C.T.I., Associazione Cardiotrapiantati Italiani, Sezione di Siena “Roberto Frati”, che fa parte dell’OTT (Organizzazione Toscana Trapianti).
Nata a Siena nel 1996 da un gruppo di cardiotrapiantati come unità territoriale dell’A.C.T.I. nazionale, con sede a Padova, vanta, ad oggi, 350 soci, costantemente impegnati nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema del trapianto e della donazione e nella promozione di attività ed azioni di coinvolgimento rivolte alle istituzioni locali e nazionali a favore di persone cardiotrapiantate e cardiopatiche (assicurare la migliore qualità della vita dopo l’intervento, come l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro, richiedere al Servizio Sanitario Nazionale l’adeguamento delle prestazioni in relazione all’evoluzione scientifica e tecnologica in materia, sollecitare gli enti pubblici a garantire condizioni ottimali sotto il profilo strutturale e organizzativo per l’esecuzione degli interventi di trapianto e per l’assistenza post operatoria e promuovere ogni azione che possa tutelare le persone in attesa di intervento ad usufruire di un accesso più agevole alle prestazioni sanitarie).
Primo appuntamento domenica 14 maggio con il tradizionale “Pranzo di Primavera – un pranzo che ci sta a cuore”, presso il ristorante “Da Michele” di Via Massetana Romana.
“L’evento conviviale che ha sempre avuto luogo in questo periodo, così come l’altro happening, quello degli auguri di dicembre – dichiara Roberto Cioni, quinto Presidente di A.C.T.I. Siena dopo Marco Grassi, Dario Malquori, Ughetta Falai ed Eugenio Conte – rappresenta un’occasione molto importante per fare anche il punto della situazione sulle attività nel territorio, in primis la nostra casa accoglienza, ubicata attualmente presso i locali dell’istituto ‘S. Anna’ delle Sorelle dei Poveri a Fontebecci”.
Istituito nel 2003, il servizio mette gratuitamente a disposizione posti letto per i familiari dei pazienti ricoverati nei reparti di chirurgia e cardiochirurgia del policlinico “Le Scotte”.
Dal 2017 al 2020 hanno usufruito della casa accoglienza A.C.T.I. Siena ben 470 ospiti, per una permanenza media di circa 10 giorni, anche se non sono mancati molti soggiorni che hanno toccato i due mesi. Anche dopo il forzato stop a causa della pandemia, da ottobre 2022 la struttura, che si avvale del supporto di alcuni volenterosi membri dell’associazione, ha iniziato ad accogliere 33 nuovi ospiti, che si sono stabiliti nelle dieci camere dell’istituto “S. Anna” per un periodo che va dai dieci ai novanta giorni.
“Ormai siamo diventati in città un punto di riferimento essenziale per i familiari dei degenti – aggiunge il Presidente Roberto Cioni -, la casa accoglienza è l’iniziativa più importante dell’associazione, il nostro fiore all’occhiello, che, in totale, negli ultimi venti anni, ha registrato circa 2000 presenze”.
Oltre alla casa accoglienza, A.C.T.I. Siena ha seguito, nel corso degli anni, anche il progetto SI.DE.CAR (Siena Defribrillatori e Cardioprotezione), l’installazione di una rete di 40 defibrillatori automatici esterni (DAE), collegati al 118 e posizionati in luoghi strategici cittadini come Piazza del Campo, Piazza Duomo, Piazza Gramsci, Antiporto di Camollia, Fortezza Medicea, Stazione, Località Stellino e all’interno dei dipartimenti dell’Università di Siena.
“Il nostro obiettivo era avere una città cardioprotetta – spiega Cioni – quindi abbiamo fatto rete con la Cardiologia Universitaria, con la Scuola di Specializzazione in Cardiologia e con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Siena. Una collaborazione che ha dato origine ad una iniziativa rivolta anche a quei cittadini partecipi, denominati anche soccorritori laici che, utilizzando correttamente il DAE, si sono rivelati preziosi in caso di arresto cardiaco”.