SIENA. Il Comune di Siena, in attuazione del decreto legislativo sul whistleblowing approvato lo scorso 30 marzo, ha provveduto ad aggiornare la procedura interna di segnalazione degli illeciti. Tenuto conto della complessità della materia, è stato individuato un gestore esterno, in grado di garantire i necessari requisiti professionali ed esperienza nella gestione dei servizi in oggetto, adottando lo schema di policy sul whistleblowing in aderenza alla normativa in vigore.
Tale documento, come previsto dalla normativa, viene inviato alle rappresentanze sindacali e divulgato a tutti i dipendenti comunali, nonché pubblicato nel sito istituzionale del Comune (nella sezione “Amministrazione trasparente”) al fine di garantire la più ampia diffusione e consentire eventuali osservazioni, che dovranno pervenire entro il 30 dicembre 2023 all’indirizzo comune.siena@postacert.
Il whistleblowing, o segnalazione di un presunto illecito, è un sistema di prevenzione della corruzione introdotto nel 2012. Con la legge 179 del 2017, recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, è stata rafforzata la tutela del dipendente pubblico che, nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro. Il dipendente pubblico che segnala un illecito non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione. Il principio della tutela della riservatezza dell’identità del dipendente autore della segnalazione è garantito anche da altri accorgimenti che le pubbliche amministrazioni devono adottare in base al Piano nazionale anticorruzione (Pna).