SIENA. Da Uniti per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Uniti per Siena esprime profonda preoccupazione per le notizie riguardanti le richieste formulate dalla BCE e dalla Commissione alla Banca Monte dei Paschi in termini di tagli occupazionali e l’assurdo rimpallo che sta avvenendo ormai da mesi tra Roma, Francoforte e Bruxelles.
Il profondo fallimento politico della classe dirigente locale del PD, spesso e volentieri operato in accordo nella spartizione delle poltrone con l’allora PDL verdiniano massimo rappresentante dell’opposizione locale e nazionale, rischia di provocare ancora profondi danni alla nostra città, ai montepaschini ed alle loro famiglie.
Che fine ha fatto la proposta di una Commissione di inchiesta parlamentare su quanto avvenuto a Siena durante il decennio della vergogna? Soprattutto: a cosa serve parlarne ora, a fine legislatura e con un Governo a rischio caduta, che trascinerà rovinosamente assieme a sé il lavoro della Commissione stessa, qualora questa venisse istituita? A qualcuno, forse, piace indagare per finta, giusto per gettare fumo negli occhi ai cittadini?
Uniti per Siena auspica pertanto un’accelerazione dei processi contro gli ex vertici della Banca ed in particolare delle richieste risarcitorie effettuate in sede civile da Banca e Fondazione. Auspichiamo che il Partito Democratico, che non ha avuto vergogna di bocciare la legittima richiesta di rendere noti i nomi dei debitori insolventi nei confronti della Banca, abbia il coraggio di dire chi sarà a pagare per tutto quello che è stato fatto e che ancora deve avvenire. Noi auspichiamo che questa classe dirigente che così tanti danni ha fatto a Siena sia cancellata definitivamente dalla storia di questa città”.