Il gruppo di lavoro parla di tickets, liste d'attesa, intramoenia e mega Asl
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SIENA. Da Sinistra Italiana – Siena, Gruppo di Lavoro Diritto alla Salute, riceviamo e pubblich
“Il diritto alla salute, garantito dalla Costituzione ai cittadini, rischia di essere vanificato dalle inefficienze del sistema sanitario anche nella nostra Toscana e a Siena, che pure avevano primeggiato in materia. Chi ha bisogno di una prestazione specialistica o di un esame, spesso anche elementari, si sente proporre date lontanissime (anche 10 mesi, un anno..) spesso incompatibili con la necessità del proprio stato di salute. E spesso, per abbreviare i tempi, al Cup suggeriscono il trasferimento del paziente dall’altra parte del territorio della Provincia, con i disagi e i costi aggiuntivi conseguenti, insostenibili per la parte più disagiata della popolazione. Se a questo aggiungiamo il costo dei tickets sulle prestazioni si determina una situazione che costringe tanti cittadini a rinunciare alle cure necessarie. Gli operatori del Cup riferiscono situazioni di persone che di fronte a queste difficoltà se ne vanno rinunciando alla prestazione prescritta.
In pratica il servizio sanitario, che dovrebbe garantire tutte le prestazioni di cui necessitano i cittadini, non dice loro di no, ma li costringe a rinunciare oppure a ricorrere al privato sanitario, che sta crescendo in modo esponenziale anche da noi. Si tratta evidentemente di una violazione del diritto alla salute, cui i cittadini devono opporsi pretendendo le prestazioni del servizio sanitario pubblico in tempi adeguati. Ci sarebbe la possibilità di chiedere il rimborso ASL per prestazioni non erogate nei termini previsti, ma data la complessità delle procedure, in pochissimi lo fanno.
Un altro aspetto che caratterizza pesantemente il servizio sanitario pubblico è l’intramoenia con i medici, specialmente quelli più affermati, che visitano o fanno altre prestazioni libero professionali a pagamento, presso la struttura pubblica che fornisce loro i supporti logistici in cambio di una modesta percentuale sugli introiti. Pagando, le lunghe liste di attesa che il professionista ha nel pubblico, si accorciano rapidamente. Inoltre ricorrendo all’intramoenia, il paziente ha buonissime probabilità di scegliere il professionista di riferimento anche per le eventuali prestazioni successive della struttura pubblica, a partire dagli interventi chirurgici.
Dopo l’esclusione di ruoli significativi dei sindaci in materia, e la costituzione delle mega-Asl (..da noi Siena, Arezzo e Grosseto insieme!) i cittadini non hanno interlocutori di riferimento democratico. Vogliamo far rilevare anche che con questa inaccettabile elefantiaca dimensione territoriale si stanno riscontrando importanti effetti negativi sia sul piano organizzativo che gestionale, e vistose lacune circa la medicina d’urgenza e i pronti soccorso, compreso il 118.
Per queste e tantissime altre ragioni di cui parleremo in seguito, Sinistra Italiana ha costituito in Provincia di Siena una commissione di lavoro che avanzerà proposte concrete in sintonia con il Forum Nazionale Diritto alla Salute”.