CHIUSI. Ottava giornata del girone di ritorno e prima casalinga del 2024 per la San Giobbe che domenica 14 gennaio alle ore 18.00 sfiderà Orzinuovi al PalaPania. Uno scontro chiave per la stagione di entrambe le squadre: Orzinuovi, vincendo, potrebbe dare una spallata importante ai Bulls, mentre i biancorossi portando a casa i due punti potrebbero rilanciarsi in ottica classifica. Da tenere d’occhio il risultato della partita di andata nella quale Orzinuovi si impose di cinque lunghezze. L’Umana ha dunque due obiettivi, vincere e ribaltare la differenza canestri. Di fronte un roster molto rispetto al girone di andata che sta ben figurando nelle ultime uscite ed ha sconfitto sette giorni fa Nardò. Partita arbitrata dai signori Perocco, Roiaz e Calella; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
La partita con Orzinuovi è un vero e proprio crocevia. Come si è preparata la squadra? “Stiamo lavorando bene, gli allenamenti sono molto intensi e vedo i ragazzi molto concentrati. Siamo tutti a conoscenza della posta in gioco e ognuno di noi sta cercando di dare il massimo”.
Periodo complicato in termini di risultati. C’è sempre un quarto in cui la squadra fatica, è successo domenica scorsa a Verona, ma anche nelle occasioni precedenti. Perché? “Facciamo fatica da inizio anno a fare canestro e credo sia per un insieme di cose. A Verona, tolti gli ultimi cinque minuti, difensivamente abbiamo fatto una partita di alto livello. Il divario è stato preso tutto nel finale, ma prima del break dei nostri avversari, li avevamo tenuti sui sessanta punti e questo credo sia una cosa di cui andare molto orgogliosi. In attacco la palla non va mai dentro, nonostante i buoni tiri che costruiamo anche per un discorso legato alla fiducia che manca dopo tante sconfitte. Ma i ragazzi sanno che non devono giocare con questa pressione addosso, devono giocare con la pressione di difendere forte e costruire tiri buoni”.
All’andata sconfitta di cinque punti. Orzinuovi cambiata molto nel roster, è una squadra migliore? “Una squadra diversa. Hanno cambiato i due americani per motivi differenti, è una squadra anche esperta se vogliamo, con tanti giocatori che partite come quelle di domenica ne hanno giocate parecchie. Hanno lunghi con doppia dimensione, esterni con grandi capacità nel tiro da tre punti. Un avversario difficile, ma questa è una partita in cui non guardare in faccia a nessuno”.
Una partita che dà uno stimolo notevole vista la posta in gioco. “Io ho concetti un po’ vecchi e penso che qualcosa in più vada dato sempre, a prescindere dall’avversario. Poi chiaro che partite come quella di domenica sono quelle in cui serve mettere il tuo nome sul campo. Senza se e senza ma”.
Quale può essere la chiave? “Le due transizioni credo saranno importanti. Cercare di non farli correre troppo, e noi cercare di avere qualcosa nei primi secondi. Ma tutto ciò lo fai solo generando dalla difesa. La difesa del pick and roll contro i loro lunghi che possono aprirsi può essere una chiave importante”.
Situazione infortuni? “Diciamolo a voce bassa, ma un pochino meglio del solito”.
In partite come quella di domenica anche l’aiuto del pubblico può influire. “C’è bisogno del sostegno di tutti, chi vorrà venire a darci una mano sarà il benvenuto”.