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SIENA. Il presidente della Robur Antonio Ponte, a sorpresa, ha revocato il socio e dirigente Pietro Mele dal consiglio di amministrazione della società bianconera. La decisione è stata comunicata ufficialmente a tutti i soci di minoranza e agli altri membri del cda a causa delle incompatbilità emerse tra il presidente ed il consigliere negli ultimi tempi. Mele aveva peraltro sottolineato che non competeva a Ponte estrometterlo dal consiglio di amministrazione.
Ai microfoni di Antenna Rado Esse, l’ingegner Mele ha dato la propria versione: “Ponte non ha le competenze per rimuovere nessuno. E’ l’assemblea dei soci che può assumere una delibera di revoca. In realtà il presidente ha solamente convocato un’assemblea dei soci dove all’ordine del giorno c’è la revoca del mio mandato e al punto due il fatto che lui dovrebbe diventare amministratore unico della società. Ci sono degli atti e delle procedure che fanno parte del diritto societario e dello statuto che devono essere espletati.”
“Non mi importa della mia personale carica. Dall’agosto 2014 sono stato presente per cercare di dare una mano alla società. Sinceramente sono preoccupato che la Robur passi sotto un unico amministratore. Non sono mai riuscito ad avere completo e libero accesso agli atti contabili della società- continua quello che sembra ormai configurarsi come l’ex socio di Ponte- con grande fatica sono riuscito solo pochi mesi fa a far mettere all’ordine del giorno di un consiglio di amministrazione la possibilità di accesso, che come di diritto mi è stata data, e lunedì prossimo avrei avuto la possibilità di andare in sede per visionare gli atti.”