Il Consiglio comunale dice "no" alla redistribuizione ai cittadini in difficoltà
SIENA. Respinta dall’aula, nella seduta consiliare di ieri, 6 giugno, la mozione presentata da Giuseppe Giordano, e sottoscritta anche da Laura Sabatini e Alessandro Trapassi, che sollecitava l’Amministrazione, in accordo con l’ASP “Città di Siena”, a implementare un’azione sociale di recupero del cibo avanzato quotidianamente dalle mense scolastiche per una sua redistribuzione ai cittadini in difficoltà economica.
Con il documento, i firmatari avevano chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta di approvare e rendere esecutivo, entro la fine di questo mandato amministrativo, uno specifico progetto per il recupero del cibo nelle mense scolastiche avvalendosi della collaborazione delle associazioni di volontariato, così come avviene in altre città toscane secondo precisi dettami normativi.
Dai banchi della maggioranza si sono registrati alcuni interventi che hanno affermato come un’esperienza analoga sia già strutturata con la “Mensa dei poveri”, dove viene conferito il cibo confezionato avanzato nelle mense scolastiche, e che il cibo avanzato non confezionato pone invece problemi di ordine igienico-sanitario e di natura operativa, in quanto il personale dovrebbe essere debitamente formato; inoltre, sarebbero richiesti appositi mezzi per il trasporto. Un’operazione che, secondo gli stessi consiglieri, comporterebbe costi ingenti per l’Amministrazione a fronte di benefici di poca rilevanza in termini quantitativi.