L'associazione celebra l'anniversario con una festa
di Augusto Mattioli
SIENA. Centoventicinque anni di volontariato in favore dei più deboli. E’ lo scopo che ha guidato fin dalla sua fondazione – era il 18 novembre del 1893 – l’attività della Pubblica Assistenza di Siena, settemila iscritti, quattrocento volontari che donano una parte del loro tempo alle attività istituzionali dell’associazione. Che ha organizzato una festa dal sei al nove di settembre per ricordare l’anniversario.
La Pubblica Assistenza senese è stata, ed è ancora, con i suoi servizi e le sue attività, una presenza costante nel mondo del volontariato senese, di per sé molto attivo. Oggi però qualche difficoltà non manca come ha ricordato questa mattina in conferenza stampa il presidente Fabio Lapisti. “Quello attuale è un periodo difficile per trovare chi è disposto a fare del volontariato, per cui è intenzionato a lavorare per i più deboli. Mi auguro di poter continuare nel nostro impegno . Per quanto ci riguarda cerchiamo di mobilitare le coscienze”.
La preoccupazione di Lapisti nasce dall’attuale realtà del nostro paese senza dove la società “tende a chiudersi” , a lasciarsi alle spalle i problemi degli altri.. Considerazioni quelle del presidente della “Pubblica” che vanno prese in seria considerazione. Il concetto di volontariato, per la mission dell’associazione senese, va infatti nella direzione contraria a quella dove da qualche tempo si sta incamminando una società egoista, incattivita ma anche, forse volutamente, impaurita. Dove ci sono muri visibili ma anche invisibili che impediscono di capire i bisogni degli ultimi (ma anche dei penultimi…).