Corruzione
SIENA. Non possiamo che condividere l’ondata di sdegno e indignazione che si è sollevata in tutto il paese in seguito alle evidenze che stanno emergendo nell’inchiesta “Mondo di mezzo”, riguardante le tangenti e i vari reati perpetrati a Roma, che sembrano coinvolgere i maggiori partiti.
A questo proposito viene spontanea una riflessione. Da quanto risulterebbe l’eventuale giro economico di questa situazione si aggirerebbe intorno a ca. 200 milioni di Euro. Una cifra importante, e frutto di comportamenti inaccettabili, considerati inoltre i sacrifici che gravano sui cittadini in questo momento di pesante crisi economica.
Questo ragionamento ci porta però a non comprendere come le massime cariche istituzionali, gli stessi partiti, ma anche la maggior parte dei media, sottacia, o minimizzi al massimo, la altrettanto gravissima situazione della Banca MPS, dove, a seguito di tutta una serie di fatti non chiari derivati dalla scellerata operazione Antonveneta, risultano “scomparsi” almeno 20 miliardi di Euro, una cifra astronomica, sottratta alla nostra Comunità, ma con gravi ripercussioni a livello sociale, economico ed occupazionale nell’intero paese.
Come mai su questo problema non vediamo alcuna azione concreta, pur a fronte di sempre più evidenti atti non regolari? Cosa c’è dietro quello che possiamo tranquillamente definire il più grosso scandalo finanziario europeo del dopo guerra, e che ha purtroppo portato con se anche la morte di un nostro concittadino? Quali personaggi potrebbero essere coperti da un esteso sistema economico che sembra pilotato da lobbies affaristiche senza scrupoli e riguardi per la vita dei cittadini?
Ci piacerebbe che tutti i grandi soloni che oggi stigmatizzano il “sacco di Roma”, parlando di una “schifezza” e di un “problema di sistema”, estendessero la loro analisi al “sacco di Siena”, più rilevante e addirittura incomparabile a livello economico, anch’esso necessitante di ferme prese di posizione e di immediata chiarezza per quanto riguarda tutte le responsabilità tecniche e politiche.
Ci piacerebbe anche che tutta la Comunità Senese, senza alcuna distinzione e a partire dal Sindaco, non accettasse questo ennesimo “muro di gomma” messo in atto dalle varie Istituzioni, e si attivasse per ottenere verità, trasparenza, e legittimi risarcimenti da parte di chi ha agito in modo poco accorto, se non “contra legem”, in un momento che vede la Città alle prese con la continua sparizione di importanti Enti e relativi posti di lavoro, ultimi dei quali l’Enoteca Italiana e la Siena Biotech, per i quali sono stati impegnati ingenti fondi della Comunità.
Non chiediamo cose particolari, ma semplicemente la corretta applicazione di quanto sancito dalla nostra Costituzione in merito al rispetto delle regole e della vita dei cittadini.
Associazione Pietraserena