Firmato il protocollo d'intesa tra gli attori coinvolti in questo progetto. Tra pochi giorni l'apertura al pubblico
Di Lorenzo Croci
SIENA. Pensato già nella seconda metà degli anni 90′, il Museo della Biodiversità ha dovuto attendere molto tempo, per la precisione fino ad oggi, affinché potesse prendere vita la sua effettiva realizzazione. Ma finalmente, come ha asserito il consigliere regionale Simone Bezzini, questo straordinario progetto, che a causa della riforma Del Rio e di altre vicissitudini politiche ha dovuto procrastinare di molto la sua apertura, inizia una nuova fase.
Dopo la firma del Protocollo d’Intesa di questa mattina tra le diverse parti in causa, tra pochi giorni questo museo sarà aperto al pubblico e l’intero territorio senese potrà beneficiarne, sia come luogo didattico che turistico. Realizzato dalla Provincia di Siena con l’aiuto finanziario di 50.000 euro da parte della Regione Toscana, questo museo – situato dietro il Palazzo Comunale di Monticiano – è composto essenzialmente da due blocchi che presentano al loro interno tecnologie ultramoderne di notevole qualità ma soprattutto è un museo che parla dei nostri territori, delle nostre terre, della nostra salvaguardia e che racconta non solo la Valdimerse ma tutte le terre di Siena in tutti i loro vari aspetti. “Grazie all’accordo tra la Provincia di Siena, i consiglieri regionali Scaramelli e Bezzini, il sindaco di Monticiano Sandra Becucci e l’assessore dell’Unione dei Comuni della Valdimerse siamo arrivati oggi alla firma di questo Protocollo d’Intesa che garantisce, in questo modo, l’effettiva realizzazione di questo progetto. Siamo tutti molto convinti che questo museo possa in breve tempo diventare un punto di riferimento per il turismo non solo del territorio, un centro d’accoglienza anche per gli studenti che provengono dall’estero e molto altro ancora perché questo immobile contiene davvero cose straordinarie”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Siena Fabrizio Nepi. “Questa progettualità – ha dichiarato il sindaco di Monticiano Becucci – è una progettualità in cui ho sempre creduto nonostante i problemi portati dalle diverse fasi politiche. Sono davvero soddisfatta della firma di questo Protocollo d’Intesa e ci tengo davvero a ringraziare gli enti che hanno deciso d’investire in un momento economico molto difficile”. Definito per la sua collocazione (a Monticiano) come un progetto periferico, secondo l’ex presidente dell’Unione dei Comuni della Valdimerse Giuseppe Gugliotti, questa progettualità di periferico non ha assolutamente niente e per la sua straordinaria avanguardia potrebbe essere collocato in una delle grandi capitali d’Europa. “E’ un museo molto moderno in termini di dotazioni e allestimento ed è anche un museo scientificamente molto rigoroso che sarà sicuramente un punto di riferimento come centro visite per l’intero comparto delle Terre di Siena. A nostro avviso questo museo è giusto che si trovi a Monticiano perché si trova in un territorio che ha un pregio ambientale straordinario per il suo incrociare molti siti di natura archeologica e molte riserve naturali. Con questo Protocollo d’Intesa si sancisce la volontà espressa dalle diverse istituzioni per una logica di sistema, per una messa a sistema delle diverse facoltà che le varie istituzioni qui in causa possiedono”, ha dichiarato Giuseppe Gugliotti. Infine, grande soddisfazione da parte di Stefano Scaramelli che ha voluto sottolineare che quando si decide di mettere a sistema, cioè quando le diverse istituzioni decidono di percorrere una strada comune, il territorio senese resta ancora oggi uno dei migliori perché riesce quasi sempre ad ottenere ciò che vuole, contrariamente a quanto accade per altri territori della Regione Toscana.