Ad opporsi è l'associazione di consumatori Codacons
MILANO. Il gup di Milano Livio Antonello Cristofano si è riservato di decidere sull’opposizione all’archiviazione presentata dal Codacons nell’udienza che vede imputati anche Fabrizio Viola e Alessandro Profumo. La decisione arriverà nelle prossime settimane. Nell’udienza di stamane (15 marzo), la Procura ha insistito per la richiesta di archiviazione sia per le 11 persone fisiche che per la banca, indagata per la legge sulla responsabilità per i reati commessi dai dipendenti.
Il fascicolo era stato trasmesso a Milano per competenza territoriale; oltre a Mps, sono indagati anche l’ex amministratore delegato Viola e l’ex presidente Profumo. I magistrati milanesi titolari dell’inchiesta, i pm ai primi di settembre presentarono richiesta di archiviazione sia per le persone fisiche che per la banca, ma il Codacons si è opposto.
Nel frattempo, era intervenuto anche il pg Felice Isnardi che aveva disposto ulteriori accertamenti sulla posizione della banca, sfruttando la possibilità che gli concede l’articolo 58 della legge 231 di svolgere “gli accertamenti indispensabili e, qualora ritenga ne ricorrano le condizioni, contestare all’ente le violazioni amministrative conseguenti al reato” entro sei mesi dalla comunicazione del decreto motivato dell’archiviazione emesso dalla Procura. Nell’ambito di questi approfondimenti, è stata eseguita anche una perizia tecnica, affidata dalla Procura generale di Milano ai professori Roberto Tasca e Francesco Corielli, sui derivati Santorini e Alexandria da cui sarebbero derivate le perdite milionarie nascoste nei bilanci. I reati contestati sono falso in bilancio, dal 2008 al 2014, e manipolazione del mercato.