La candidata sindaco ritiene di avere le strutture e le competenze per governare
a cura di Augusto Mattioli
SIENA. “Siena è una città assopita che ha perso consapevolezza delle sue capacità”. Nadia Maggi, già insegnante di italiano allo scientifico Galilei, unica donna tra i nove candidati sindaci alle prossime amministrative, si lancia con l’entusiasmo del neofita nella corsa elettorale. “Tutto – aggiunge – è stato demandato a babbo Monte”. E per quanto riguarda le responsabilità della crisi della città sottolinea che “Sono di una gestione non solo a livello di amministratori locali, ma in generale di una amministrazione che è diventata autocrazia, cioè governo della fogna”. E su Valentini confessa: ”Cinque anni fa l’ho votato. . Non ho niente contro di lui, ma ha governato Siena come se fosse casa sua”.
Perche si è candidata, visto che lei non ha mai fatto politica
Mi sono candidata perché ho compreso che il mio passato mi ha dato le strutture, le competenze, le capacità di proporre in programma con l’aiuto di tutti gli altri. Io mi confronto su questo.
Quali sono le sue idee sulla città
Siena è una città assopita, che ha perso la consapevolezza delle sue competenze, delle sue capacità, di agire perché troppo assopita dal fatto di avere demandato tutto al “babbo“ Montepaschi.
Secondo lei le responsabilità di questa crisi della città di chi sono?
Sono di una gestione non solo a livello di amministratori locali, ma di una amministrazione che è diventata autocrazia, cioè governo della fogna. Come dicono Platone, Polibio e Cicerone, quando la democrazia degenera diventa autocrazia cioè governo della feccia. La fogna deve stare sotto l’acqua azzurra.
Allora a Siena secondo lei c’è stata la feccia?
Non solo a livello locale ma anche a livello nazionale. Altrimenti non ci sarebbero stati nove candidati sindaco. Se la gente fosse contenta c’era solo un partito o due e tutti votavano quelli. Io la penso così. Oggettivamente basta guardare a livello nazionale cosa sta avvenendo. Se lei analizza la microstruttura, se si analizza Siena si analizza il mondo. Ecco perché propongo che Siena debba diventare un villaggio globale. Siena non è tagliata fuori dal mondo, certo è isolata dal mondo per la mancanza di strade di comunicazione, ma c’è la ricerca, c’è l’università, c’è agricoltura, c’è nuova economia.
Qual è la cosa che a lei premerebbe di più fare?
In tutti i programmi si parla di turismo. Mi chiedo il perché di un turismo mordi e fuggi, di queste orde di persone che passano velocemente per la città. La mia opinione è che i tour operators hanno bypassato Siena. Il fatto è che per rimanere a Siena pagano 90 euro per entrare e per stare nei parcheggi 200 euro. Quindi il tour operator fa i conti e manda i turisti a San Gimignano, dove pagano meno, o a Firenze. Io di Siena voglio fare una capitale medioevale. Tutto ciò che viene prodotto qui deve avere un marchio da far conoscere al mondo. Ci sono i fondi europei cui nessuno sa attingere, nessuno ha le competenze per attrarre queste risorse.
il suo giudizio sul sindaco Valentini?
Cinque anni fa l’ho votato. In quel momento mi sembrava rispetto agli altri, la persona da votare. Non ho niente contro Valentini,ma ha governato Siena come se fosse casa sua. E quindi che ne so come di che colore sono le mattonelle del bagno di casa sua. Ciò che ha fatto di positivo lo manterrei e lo rispetto.
Cosa non condivide dell’azione del sindaco?
Non ritengo di dire cosa ha fatto di non condivisibile.