Le domande dell'ANFN sulle politiche proposte in merito
SIENA. Da ANFN – Associazione Nazionale Famiglie Numerose, coordinamento di Siena e provincia, riceviamo e pubblichiamo.
“A chiusura del convegno che si è svolto il 29 marzo 2023 presso l’Università di Siena “Demografia e famiglia: generare il futuro”, vorremmo sottoporre alcune riflessioni all’attenzione dei candidati sindaco di Siena, cui chiediamo di inviarci le proprie proposte per la famiglia.
L’attuale situazione demografica italiana evidenzia una lunga decadenza della popolazione, che già da tempo i demografi hanno indicato come un fattore di rischio per la società italiana.
Siena non si discosta da questa realtà, ed anzi nella nostra città il progressivo invecchiamento della popolazione richiede attenzione e lungimiranza, per porre in essere politiche di sostegno e valorizzazione che si affianchino all’assistenza e alla cura che già fanno parte della tradizione culturale della città.
A Siena la popolazione di ultrasessantacinquenni rappresenta oltre il 28% del totale, e le morti non sono compensate né dalle nascite, né dall’immigrazione. Il tasso di natalità infatti è in discesa, ormai soltanto 6,14 nati per 1000 abitanti nel 2021, quando era di 7,76 nel 2010.
Sebbene i dati Istat ci restituiscano un andamento della popolazione sostanzialmente stabile, la tendenza è chiaramente segnata dalla crescita costante dell’età media (48,9 nel 2022), che ci prepara un futuro prossimo di decadimento demografico.
Come Associazione Nazionale Famiglie Numerose ci offriamo per dare ai candidati Sindaco gli “occhiali della famiglia” per vedere la città con il nostro sguardo ed individuare spunti e idee di intervento a favore delle famiglie.
L’esperienza dell’associazione e le buone pratiche già sperimentate da altre amministrazioni suggeriscono aree di azione variegate da inserire nello specifico Piano per la famiglia:
Ufficio per le politiche familiari – Istituzione di un Ufficio per le Politiche Familiari, alle dirette dipendenze del Sindaco, che secondo il principio del Family Mainstreaming, in collaborazione con tutti gli assessorati e la struttura amministrativa comunale, diventi strumento di progettazione e monitoraggio di politiche orientate al benessere familiare
Imposte locali e addizionale Irpef comunale – Revisione della tassazione locale, secondo i carichi familiari e quote crescenti di esenzione in funzione degli stessi. Superamento dell’Isee negli altri ambiti (perché non tiene conto della capacità contributiva effettiva delle famiglie perché non considera il numero dei figli in modo adeguato). Iniziative di promozione e accoglienza per le famiglie, in modo da promuovere una cultura che sostenga ciascuno nella propria scelta di vita. Prestiti d’onore a sconto progressivo al nascere del secondo e terzo figlio. Valorizzazione dei luoghi della città che possano offrire spazi per attività dedicate alle famiglie. Implementazione della collaborazione in sussidiarietà con le associazioni e gli enti no profit per la realizzazione di iniziative per le famiglie, i giovani, gli anziani
Certificazione family – Valorizzazione della certificazione Family del Comune già conseguita. Promozione di certificazioni Family nell’ambito turistico. Estensione del concetto di accessibilità anche alle famiglie con bambini piccoli e passeggini per musei e iniziative turistiche. Promozione della certificazione Family di tutela dei lavoratori padri e madri negli ambiti pubblico e privato.
Aiuto nella crisi economica – Accordi e convenzioni sotto il patrocinio del Comune con fornitori e produttori locali per acquisti calmierati. Accordi e convenzioni con i fornitori di energia e gas.
Chiediamo ai candidati e alle coalizioni di indicare quali sono i contenuti del programma che sono rivolti alle esigenze delle famiglie, in particolare quelle numerose, e al tema della natalità:
Quali iniziative per valorizzare la famiglia e rendere Siena sempre più a misura di famiglia, per residenti e turisti?
Quale occhio di riguardo per le famiglie più numerose – non come assistenza ma come consapevolezza della ricchezza che apportano alla società?
Quale strategia d’insieme perché la cura alla famiglia esca dall’ottica dell’assistenza per diventare sostegno strutturale e strumento di equità orizzontale?
Quali iniziative per promuovere una cultura della famiglia non solo da parte delle istituzioni ma anche nel settore privato, dei servizi e del lavoro?”