Il Comitato Siena 2 sconcertato dalle decisioni del Consiglio comunale
SIENA. Dal Comitato Siena 2 Cittadini attivi e Associazioni per i beni comuni ODV riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo appreso con sconcerto e preoccupazione che ieri, durante la seduta del Consiglio comunale di Siena, il presidente della Commissione Programmazione e Bilancio ed esponente della maggioranza abbia affermato che la nuova scuola primaria prevista a San Miniato (come da progetto preliminare approvato dalla Giunta Valentini nel 2018) “non ha urgenza, perché non ha utilità”.
Ci preoccupa anche che l’assessore ai Lavori Pubblici nel suo intervento non abbia citato la scuola tra le priorità di questa amministrazione. Ciò ci porta a considerare come facilmente prevedibile che il progetto della nuova e bella scuola sarà lasciato sul binario morto di atti di programmazione (Piano Operativo e Piano delle Opere Pubbliche), ai quali non sarà data alcuna attuazione. Pur apprezzando il confermato impegno e gli stanziamenti, da tempo attesi e dovuti, per la Piazza della Costituzione per i parcheggi sottostanti e per lo spostamento di Via Berlinguer nel quartiere di San Miniato, non possiamo non sottolineare con disappunto questo dichiarato disimpegno sulla nuova scuola!
Una scuola – e in particolare questa scuola – poteva essere un progetto che dà senso ad un intero mandato amministrativo: per il valore della scelta, per corrispondere ad una necessità non più rinviabile, per ciò che rappresenta, soprattutto oggi, costruire una nuova scuola, perché il quartiere lo chiede da oltre venti anni, perché pensare ai giovani e dare loro risposte è una delle scelte che riempiono di senso la politica stessa, perché questa edificazione qualificherebbe e darebbe nuova vita al quartiere.
Cercando fra le ipotetiche motivazioni abbiamo avvertito che questa amministrazione non vorrebbe impegnarsi con un mutuo così pesante solo per questa opera. Se solo si aguzzasse l’ingegno si potrebbero reperire anche altre fonti di finanziamento su bandi che progressivamente vengono avanti e sulle opportunità di intervento sulle periferie stesse, rese disponibili dal Governo nazionale, come ad esempio nel Fondo Unico per l’Edilizia scolastica. La ricerca di fonti esterne di finanziamento è ormai una necessità primaria che forse l’amministrazione civica non sta sviluppando appieno. Così ci si chiude in casa e forse si preferisce mettere i soldi in altre decine di piccole e modeste cose. Ma è un errore sacrificare la scuola.
Come Associazione abbiamo sostenuto e sollecitato sempre la realizzazione di questa nuova scuola perché siamo convinti dell’urgenza e della saggezza di questa scelta ed anche perché questa è proveniente da ciò che la ex Circoscrizione 2 in questa parte della città aveva richiesto e sollecitato per prima sotto la spinta di alunni, genitori e operatori.
Prediamo le distanze nette da questa scelta di stralcio e, per quanto possibile, la contrasteremo invitando l’amministrazione ad un ripensamento”.