Proiezione mostra fotografica per analizzare, fra l’altro, il ritorno degli scenari di guerra e la correlazione con le fonti di informazione
SIENA. Dal primo all’8 febbraio si terranno all’Università di Siena due iniziative dedicate al tema “La guerra e la distruzione del patrimonio culturale”. Gli appuntamenti, che vedranno la partecipazione di docenti e studenti del dipartimento ed esperti, sono organizzati dal dipartimento di eccellenza di Scienze storiche e dei beni culturali.
Il primo febbraio, alle ore 16.30 si terrà la proiezione del docufilm “The destruction of memory”, del film maker e produttore Tim Slade, presente all’evento. Oltre a Tim Slade, interverranno Monika Milosavjević, dell’Università di Belgrado, e Çiğdem Özkan Aygün, dell’Università Tecnica di Istanbul.
L’iniziativa si terrà nell’auditorium del Santa Chiara Lab in via Valdimontone 1 a Siena.
L’8 febbraio, alle ore 17 si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Mosul”, dell’architetto Giovanni Fontana Antonelli. L’appuntamento è nel chiostro del palazzo di San Galgano, in via Roma 47 a Siena.
A margine dell’inaugurazione della mostra, dialogheranno: Giovanni Fontana Antonelli, architetto dell’associazione ARCHI.Media Trust ONLUS, Claudia Cancellotti, antropologa dell’associazione ARCHI.Media Trust ONLUS, Andrea Balbo dell’Università di Ginevra, e Paolo Brusasco dell’Università di Genova.
Le due iniziative si inseriscono nell’ambito del seminario permanente “Capire la guerra, pensare la pace. Contro la paralisi del pensiero” che intende contribuire al compito, proprio della comunità universitaria, di fornire metodo e strumenti critici con cui leggere il violento ritorno della guerra nel nostro quotidiano, con il correlato inquinamento delle fonti di informazione, la predisposizione a semplificare il giudizio etico e politico riducendolo a posizionamento acritico, la rinuncia al programma costituzionale di ripudio della guerra, la stigmatizzazione del pensiero pacifista.
Gli eventi sono organizzati dal dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Ateneo in collaborazione con l’associazione studentesca Aula 1240.
