SIENA. Dal Comitato Siena 2 cittadini attivi e associazioni per i beni comuni insieme alle associazioni del Centro civico La Meridiana riceviamo e pubblichiamo.
“Il Comune ostacola le attività delle associazioni, del volontariato e della cittadinanza attiva. Non ascolta e non si confronta. Tardano le risposte e le opere. Il quartiere è privato dei propri spazi. Il Centro Civico La Meridiana è chiuso.
Dopo tre anni di gestione da parte del Comitato Siena2, alla scadenza del patto di collaborazione segnalata dal Comitato stesso perché il Comune non se ne era accorto, anziché aprire un confronto, trattare i termini di un’eventuale proroga o semplicemente comunicare le proprie intenzioni, l’Amministrazione comunale ha lungamente taciuto e poi ha rotto il silenzio con un comunicato stampa in cui annuncia la volontà di procedere ad una nuova assegnazione con una procedura di cui sono ignoti i tempi e i termini.
In questi tre anni dieci associazioni hanno svolto la loro attività in modo permanente all’interno della Meridiana ed almeno altrettante in modo occasionale. E’ stato posto rimedio ad una situazione di disorganizzazione e inefficienza che aveva caratterizzato la gestione diretta, a partire dai servizi di pulizia e di manutenzione.
Purtroppo il Comune, partner essenziale per il patto di collaborazione, è stato completamente assente: l’attuale amministrazione non ha mai riunito il Comitato paritetico con cui avrebbe potuto controllare da vicino la gestione. Chi parla di “opacità” nella gestione dovrebbe guardarsi allo specchio.
Il Comitato Siena 2 ha puntualmente organizzato le attività, registrato gli introiti e versato al Comune quanto dovuto. E si accinge ora a predisporre la rendicontazione finale della gestione e poi a versare quanto ancora di sua spettanza.
La formula del patto di collaborazione per la gestione dei beni comuni è la migliore per assicurare un’intesa operativa efficace e utile tra Comune ed organismi del volontariato, in un campo come quello dei servizi socio- culturali dove l’unico interesse è quello di tutelare i beni della collettività e metterli a frutto con la più intensa e condivisa utilizzazione.
Per questo richiediamo che al più presto sia ripristinata la piena disponibilità dei locali della Meridiana, a favore in primo luogo di tutte le associazioni che vi svolgono la loro attività.
L’Auditorium in piazza della Costituzione, dopo diverse inaugurazioni farsa, con i locali annessi, non è mai stato messo a disposizione delle attività per cui è stato costruito.
L’Edificio Semicircolare, anch’esso in piazza della Costituzione, è in gran parte desolatamente vuoto e rappresenta un triste monumento allo spreco di denaro pubblico.
Ciò nonostante che da quasi un anno e mezzo il Comitato Siena 2, in rappresentanza delle numerose associazioni presenti nel quartiere, abbia presentato un progetto di gestione che, basandosi ancora sul principio dei beni comuni, potrebbe assicurare a San Miniato ed alla città spazi idonei per lo svolgimento di una molteplicità di attività socio culturali di cui si sente la drammatica carenza.
In compenso il Comune ha effettuato una gara per l’assegnazione della gestione del Centro di Aggregazione Giovanile, vinta, sulla base di un meccanismo che ha fatto prevalere l’aspetto del massimo ribasso economico rispetto alla qualità del progetto, da una società estranea al tessuto associativo senese, che vede un’apertura di 2 ore e 45 minuti al giorno, con una frequentazione ancora scarsa non incentivata data l’assenza di un vero e visibile progetto di animazione. Il Comune dovrebbe subito verificare se è presente personale adeguatamente qualificato e se manca, come sembra, una qualsiasi programmazione di attività coerenti con le finalità del bando. In quel caso ci sarebbe la possibilità di una revoca dell’assegnazione per palese inadempienza contrattuale, anche perchè i 3000 euro al mese che vengono pagati per un servizio palesemente inadeguato sono soldi della comunità.
Segnaliamo che i Patti di Collaborazione consentono oggi una buona gestione del Boschetto di San Miniato, nonostante ci sia voluto oltre un anno per rinnovare il patto al momento della sua scadenza, e degli Orti urbani di San Miniato di cui si attende, nonostante la disponibilità dei finanziamenti regionali, l’appalto del secondo lotto per la realizzazione delle strutture di servizio essenziali ad un buon funzionamento.
Questa Amministrazione, senza una sua visione, ha approvato i progetti che rispondono alle nostre indicazioni e pressioni – ma non siamo ancora alla fase degli appalti – per lo spostamento di Via Berlinguer all’esterno dalla Piazza della Costituzione, per il rifacimento di Piazza della Costituzione stessa e per l’apertura al pubblico del parcheggio sottostante. Ad evitare il ripetersi di errori progettuali come quelli commessi durante la realizzazione del Contratto di Quartiere, sarebbe quanto mai opportuno un confronto ampio con i cittadini per una verifica della adeguatezza degli elaborati progettuali. E’ proprio impossibile programmare degli incontri pubblici per illustrare e confrontarsi sui progetti stessi?
Infine il Comune, che pure ha la disponibilità di un progetto di massima, ha messo nel dimenticatoio il progetto della nuova scuola primaria di quartiere, con motivazioni incomprensibili, ed i ragazzi del quartiere continuano a frequentare la scuola elementare negli angusti locali dell’ex convento dell’Osservanza per i quali il Comune continua a pagare l’affitto.
Per tutto questo chiediamo, come Comitato Siena 2 e come associazioni interessate alla buona gestione dei beni comuni, un progetto organico per la messa in funzione delle strutture del nuovo Centro Civico e che sia ripreso il più rapidamente possibile il percorso dei patti di collaborazione attraverso cui il Comune può esercitare concretamente il suo ruolo di ente di programmazione e gestione, in partenariato attivo e non burocratico con le associazioni del volontariato del quartiere e della città.
Tra l’altro i patti di collaborazione con le associazioni del volontariato sociale costituiscono un’ottima occasione per realizzare consistenti risparmi economici da parte del Comune.
I cittadini e le associazioni di San Miniato e della ex Circoscrizione 2 vogliono essere parte attiva nella crescita del quartiere e non accetteranno mai soluzioni rabberciate di appalti che, dietro il paravento di un improbabile risparmio economico, rischiano solamente di fare gli interessi di gruppi privati estranei al bene comune.
Senza il confronto, il pieno coinvolgimento e la valorizzazione delle associazioni presenti e di chi opera attivamente nei quartieri, non ci sarà progetto che possa funzionare davvero.“.