I risultati dell'incontro tra i sindacati e la multinazionale
SIENA. Il 28 Maggio a Firenze si è tenuto l’incontro tra la direzione aziendale Whirlpool con le delegazioni di Fiom, guidate dal segretario generale Maurizio Landini, e i rappresentanti dei Cobas lavoro privato dello stabilimento di Siena. Era presente anche un delegato UILM dello stabilimento di Comunanza. FIM e UILM non hanno voluto partecipare all’ incontro.
Nel definire le modalità e i metodi del confronto, la delegazione sindacale ha ribadito in maniera unanime all’azienda la necessità di individuare soluzioni industriali sostenibili in grado di garantire la continuità per i siti di Carinaro e None e la necessità di affrontare e risolvere la contraddizione, presente nel piano industriale presentato da Whirlpool, tra le assunzioni previste nell’area di Varese e gli esuberi strutturali previsti nell’area di Caserta.
La multinazionale ha ribadito la volontà di lavorare a possibili soluzioni alternative alla chiusura per i due stabilimenti, cercando anche fuori il perimetro Whirlpool, assicurando che nel corso dell’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico il 9 giugno prossimo sarà nelle condizioni di illustrare, nel merito, una soluzione sostenibile nel futuro per lo stabilimento piemontese per i lavoratori attualmente adibiti alle attività logistiche, mentre prevede il mantenimento delle attività di ricerca e sviluppo e commerciali fino al 31 dicembre 2016. La delegazione sindacale ha chiesto la garanzia della continuità della sfera di applicazione del contratto e delle tutele in essere a partire dall’articolo 18. None e Carinaro saranno oggetto di continui aggiornamenti nel confronto. Il 9 giugno saranno illustrati i piani industriali e di investimento per ogni singolo stabilimento, e le loro ricadute in termini di prodotto e processo. Nell’incontro di oggi è stato chiarito che sui 500 milioni previsti dal piano, 60 riguardano lo stabilimento di Comunanza.
È stato inoltre illustrato dall’azienda il piano di incentivi a sostegno della salvaguardia occupazionale: un piano sul quale la discussione di merito è stata rinviata all’incontro del 9 giugno. I criteri individuati interessano i pensionabili, l’accompagnamento alla pensione, le dimissioni incentivate e il sostegno al trasferimento. L’azienda ha confermato la disponibilità a individuare su questo tema progetti specifici su None e Carinaro.
La Whirlpool ha chiarito che gli esuberi per gli impiegati sono riferiti a funzioni e verranno individuati per aree, così come è stato specificato che la previsione di una sede comune per Comerio e Milano non mette in discussione la sede direzionale di Fabriano.
L’azienda ha chiesto infine di discutere e definire gli strumenti – ammortizzatori sociali – necessari per non procedere unilateralmente a riduzioni di personale.
Nel definire le modalità e i metodi del confronto, la delegazione sindacale ha ribadito in maniera unanime all’azienda la necessità di individuare soluzioni industriali sostenibili in grado di garantire la continuità per i siti di Carinaro e None e la necessità di affrontare e risolvere la contraddizione, presente nel piano industriale presentato da Whirlpool, tra le assunzioni previste nell’area di Varese e gli esuberi strutturali previsti nell’area di Caserta.
La multinazionale ha ribadito la volontà di lavorare a possibili soluzioni alternative alla chiusura per i due stabilimenti, cercando anche fuori il perimetro Whirlpool, assicurando che nel corso dell’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico il 9 giugno prossimo sarà nelle condizioni di illustrare, nel merito, una soluzione sostenibile nel futuro per lo stabilimento piemontese per i lavoratori attualmente adibiti alle attività logistiche, mentre prevede il mantenimento delle attività di ricerca e sviluppo e commerciali fino al 31 dicembre 2016. La delegazione sindacale ha chiesto la garanzia della continuità della sfera di applicazione del contratto e delle tutele in essere a partire dall’articolo 18. None e Carinaro saranno oggetto di continui aggiornamenti nel confronto. Il 9 giugno saranno illustrati i piani industriali e di investimento per ogni singolo stabilimento, e le loro ricadute in termini di prodotto e processo. Nell’incontro di oggi è stato chiarito che sui 500 milioni previsti dal piano, 60 riguardano lo stabilimento di Comunanza.
È stato inoltre illustrato dall’azienda il piano di incentivi a sostegno della salvaguardia occupazionale: un piano sul quale la discussione di merito è stata rinviata all’incontro del 9 giugno. I criteri individuati interessano i pensionabili, l’accompagnamento alla pensione, le dimissioni incentivate e il sostegno al trasferimento. L’azienda ha confermato la disponibilità a individuare su questo tema progetti specifici su None e Carinaro.
La Whirlpool ha chiarito che gli esuberi per gli impiegati sono riferiti a funzioni e verranno individuati per aree, così come è stato specificato che la previsione di una sede comune per Comerio e Milano non mette in discussione la sede direzionale di Fabriano.
L’azienda ha chiesto infine di discutere e definire gli strumenti – ammortizzatori sociali – necessari per non procedere unilateralmente a riduzioni di personale.
Il COBAS LAVORO PRIVATO giudica i fatti emersi dal confronto come incoraggianti e utili al prossimo incontro di Roma del 9 Giugno ma tuttavia questi elementi sono ancora insufficienti e lontani da una possibile soluzione di tutte le questioni aperte.
Rimangono intatte quindi tutte le ragioni che porteranno le lavoratrici e i lavoratori Whirlpool il 12 Giugno allo sciopero di 8 ore in tutto il gruppo con manifestazione a Varese.
COBAS LAVORO PRIVATO WHIRLPOOL