CASOLE D’ELSA. La carriera politica di Andrea Pieragnoli inizia quando, a 18 anni, entra in consiglio comunale. Dal 90 al 95 vicesindaco con Franco Cigna, quando è stato portato il metano a Casole e il gas alle frazioni. Poi, dal 1995 al 2009, non ricopre incarichi amministrativi, finché non viene chiamato ad affiancare l’allora sindaco come assessore all’Urbanistica. Era un momento difficile per Casole d’Elsa, quello, con il Comune sottoposto a diverse indagini della Magistratura. Pieragnoli accettò e dal 2009 al 2019 ricoprì i ruoli di vice sindaco e assessore all’Urbanistica, operando diversi interventi di riassetto in questo ambito. Nel 2018 dette il via al procedimento per il nuovo Piano Strutturale Intercomunale insieme al Comune di Radicondoli, recuperando dalla Regione il 60 per cento delle spese. Nel 2019, con il richiamo della Corte dei Conti, si configurò un’altra emergenza per il Comune. E a quel punto Andrea Pieragnoli fu chiamato a candidarsi a sindaco. Il problema era tecnico: gli uffici nel 2015 non avevano adeguato la percentuale di accantonamento stabilita dalla legge per i crediti di dubbia esigibilità, ma la Corte dei Conti aveva segnalato l’errore soltanto nel 2018, tre anni dopo, durante i quali il mancato accumulo era cresciuto fino a sfiorare due milioni di euro.
Oggi Pieragnoli si ricandida, ma le cose sono completamente cambiate. L’amministrazione si è divisa e c’è una nuova Associazione a sostenerlo: Casole Futura.
“Nel 2019 si può dire che fossi il predestinato o meglio l’unico disponibile a fare il sindaco in quella situazione. Il gruppo era coeso e in quel momento non mi sentivo affatto solo. C’era ancora Stefano Grassini, il nostro capogruppo, e con Guido Mansueto eravamo molto affiatati, allora come ora. Era scritto nel programma elettorale del 2019 che avrei proseguito anche per il secondo mandato. Poi le cose sono andate in modo un po’ diverso”.
I primi scricchiolii arrivano con la pandemia. Così come altrove, anche a Casole si manifestano sensibilità diverse nei confronti di vaccinazioni e lockdown.
“Nonostante tutto siamo stati i primi a distribuire le mascherine, grazie a Casole Eventi che si mise a produrle per Casole e anche per gli altri comuni. Per far questo chiesi l’omologazione all’Istituto Superiore della Sanità. Penso che il nostro isolamento ci abbia protetto, e infatti forzai un po’ le regole impedendo ai cittadini di uscire dal Comune, anche per fare la spesa. In questo modo ne beneficiarono le nostre botteghe. Fummo anche uno dei primi Comuni ad utilizzare internet per le normali attività amministrative”.
Tornando al 2019, il giorno successivo all’insediamento Pieragnoli dovette presentarsi alla Corte dei Conti a Firenze per la contestazione ufficiale di ciò che era già noto.
“Nell’occasione ci illustrarono le modalità di redazione del piano, con un recupero importante nei primi anni e sforzi minori in quelli successivi. Ma avevamo diversi problemi anche in fatto di riscossioni dei Tributi. Per tutto il 2020,in conseguenza al Piano di Riequilibrio, non abbiamo potuto fare assunzioni. Alcuni uffici come quello dell’Urbanistica erano per questo rimasti senza responsabile. Per fortuna ci aiutò il Comune di Barberino Tavarnelle, mettendo a disposizione un loro funzionario molto in gamba”.
Ma i problemi a Casole non erano ancora finiti. La Procura della Repubblica aveva emesso infatti un’ordinanza per demolire l’abuso edilizio delle Vigne, ma l’azienda che inizia i lavori non li porta a termine. Ci penserà il Comune, richiedendo un importo di 340.000 euro ad un fondo apposito della Cassa Depositi e Prestiti, completando così la demolizione. Nel frattempo il ricorso in Appello aveva ribaltato la sentenza di primo grado secondo la quale il Comune era corresponsabile per circa 2 milioni di euro, assolvendolo. Per chiudere il contenzioso che si sarebbe potuto protrarre per anni e per impedire un eventuale ricorso in Cassazione, Andrea Pieragnoli propose una transazione che prevedeva una spesa di 10mila euro e un concorso di circa 200mila euro da parte dell’assicurazione, ottenendo la restituzione delle spese legali pari a circa 74.000 euro.
Il consuntivo 2023 si è concretizzato con un avanzo amministrativo di 198.000 euro, che ha permesso la dichiarazione ufficiale di chiusura del Piano di Riequilibrio.
Appare evidente che il percorso amministrativo di questi cinque anni sia stato condizionato pesantemente da questi problemi finanziari. Nonostante tutto il sindaco e i suoi collaboratori non sono rimasti con le mani in mano.
Nel 2024 si è concluso il procedimento relativo al Piano strutturale, preceduto da due varianti specifiche riguardanti le attività produttive e le aree sportive. “Sono stati tanti gli interventi di manutenzione straordinaria: da un ponte in zona Bellaria-San Chimento al tetto del Comune scoperchiato dal vento, così come un tetto pericolante di un condominio vicino all’edificio comunale. Siamo intervenuti sul teatro Bargagli, a rischio crollo per lesioni profonde, a Pievescola sono stati ristrutturati gli spogliatoi degli impianti sportivi, come anche un arco storico a Monteguidi ed è stata conclusa l’acquisizione al patrimonio comunale, ferma dal 1938, dell’immobile del circolo di Monteguidi. Sono state inoltre acquisite particelle di terreni per permettere il completamento dei lavori nell’area sportiva di Casole. I giardini della Fontana sotto il Comune, grazie al prezioso supporto dell’Associazione Casole Eventi, sono tornati a splendere e ora sono uno degli scenari preferiti per la celebrazione dei matrimoni”.
E ancora. “Qualche settimana fa è stata rilasciata la concessione per l’ultimo pezzo dell’acquedotto in Berignone. L’appalto con Open Fiber, concluso nel 2022, ha portato la fibra a Casole, Pievescola, Mensano e Monteguidi. Ora è il momento delle zone periferiche ancora scoperte (Maggiano, Marmoraia e case sparse) per le quali è già stato assegnato l’appalto, vinto sempre da Open Fiber. Si sta anche delineando la procedura per l’attivazione della copertura telefonica e wifi sull’intera Montagnola”.
“Nel 2023 il bilancio si chiude in attivo, ma ci sono ancora tante cose da portare avanti. Dobbiamo inoltre continuare con l’opera di snellimento crediti, concludere il Piano Operativo e le progettazioni messe in piedi – dice Pieragnoli -. La pandemia e il Piano di Riequilibrio hanno impedito la realizzazione di tanti progetti inizialmente previsti, come il completamento del villaggio sportivo”.
“Sistemati i conti, abbiamo finalmente l’occasione, finora preclusa – conclude il sindaco candidato – di accedere ai finanziamenti Pnrr, dei Ministeri, della Regione, per poter proseguire nel miglioramento di strutture e infrastrutture cittadine, nella rigenerazione urbana dei borghi, nella realizzazione di un’area camper, nella sistemazione delle piazze e ancora tante altre cose: dagli efficientamenti energetici, alla comunità energetica. Sono tante le cose messe in cantiere da finire di concretizzare. Per questo non potevo non ricandidarmi. Spero di poter concludere tutti gli interventi iniziati”.