di Augusto Mattioli
SIENA. La commozione di Ernesto Campanini, i timori di Michele Pinassi, alcune assenze che indicano quantomeno imbarazzo. Ci sono tre elementi nel dibattito sull’atto di indirizzo politico amministrativo avente per oggetto il tema dei valori della resistenza e dei principi della Costituzione presentato dal sindaco Bruno Valentini. Un documento politico, votato da tutti i presenti, che ritiene utili misure contro ogni neofascismo e contro ogni discriminazione votato all’unanimità.
Campanini (Sinistra per Siena) annunciando il suo voto favorevole si è commosso leggendo una citazione sul fascismo di Wilhelm Reich, segno di una partecipazione molto sentita al tema. Pinassi (Cinque stelle) ha puntato il dito sulla parte della mozione riguardante il modo di applicare nella pratica i principi del documento. In particolare in quella nella quale “si dà mandato alle direzioni comunali competenti di adeguare i regolamenti comunali ai principi sopra indicati (come ad esempio occupazione del suolo pubblico, concessione di spazi e sale comunali), al fine anche di includere al momento della richiesta di autorizzazione una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti espressi nella Costituzione italiana”. PerPinassi, che ha votato favore (ma la sua prima intenzione era quella dell’astensione), si può correre il rischio di ricorsi. Un tema che ha fatto discutere.
Terzo elemento del dibattito, comunque interessante, le assenze: Aurigi a parte (non c’era per motivi personali), con altri consiglieri, soprattutto con quelli di area (molto) moderata, il dibattito sarebbe forse stato anche più interessante. Anche per capire cosa è davvero per loro la Costituzione italiana.