Tci e Fondazione Conservatori Riuniti insieme per la riapertura della Chiesa di San Raimondo al Refugio
SIENA. Sono passati due anni dal 19 marzo 2015 quando il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e il presidente della Fondazione Conservatori Riuniti di Siena, Marcello Rustici, al termine di un importante lavoro di condivisione dettero vita anche nella nostra città con una semplice cerimonia al grande progetto nazionale TCI “Aperti per voi”.
Da quel momento 14 volontari senesi, soci del TCI, coordinati da Andrea Tigli hanno offerto il loro tempo, circa 1300 ore, per rendere fruibile a oltre 7 mila visitatori, senesi e turisti, la bella chiesa di San Raimondo al Refugio voluta da Papa Alessandro VII Chigi e ricca d’importanti testimonianze e opere d’arte del diciassettesimo secolo rimasta chiusa al pubblico da tempo immemorabile, e nel recente passato brillantemente restaurata nella struttura e negli arredi per volontà e impegno della Fondazione Conservatori Riuniti.
Il progetto “Aperti per voi”, che ha reso possibile questo importante risultato, ha preso vita a Milano in casa Touring esattamente venti anni or sono e nel tempo si è sviluppato su tutto il territorio nazionale. Oggi è attivo in 13 regioni e 27 città con oltre 2 mila volontari e risultati estremamente interessanti dal momento che i luoghi simbolicamente adottati dal Touring hanno già raggiunto quota 10 milioni di visitatori e comprendono realtà come le sale del Quirinale, la Farnesina, gli Archivi storici di Milano e casa Manzoni.
Parlando di questa attività il presidente Iseppi, pur affermando di non avere meriti in proposito essendo giunto alla guida del TCI solo da sette anni, dice di avere fin dall’inizio condiviso le motivazioni di fondo del progetto: “il volontariato etico non è sussidiarietà, ma fare della conoscenza il diritto di ogni cittadino e i volontari del Touring fanno in modo che tutela e promozione dei beni culturali cammino insieme, creando una dinamica virtuosa che rafforza l’identità del Paese”.
Questo progetto ha reso possibile anche nella nostra città la fruibilità di uno dei suoi preziosi tesori artistici, una chiesa bella architettonicamente e che custodisce un significativo campionario di dipinti seicenteschi appositamente realizzati per volere della famiglia Chigi e opera dei grandi artisti dell’epoca da Rutilio Manetti, a Ventura Salimbeni, Francesco Vanni, Stefano Volpi, Astolfo Petrazzi, Alessandro Casolani, Sebastiano Folli, con storie di San Galgano, Santa Caterina e San Raimondo ma anche elementi di arredo come il pulpito in legno di Agostino Fantastici, sculture, ceramiche, paramenti e preziosi oggetti sacri e reliquiari che sono esposti nella sacrestia insieme ad una bella Madonna di Sano di Pietro. “E’ stato bello e gratificante parlare con molti senesi – ci dicono i volontari TCI – che sono potuti rientrare nella chiesa che avevano visto da bambini ed alla quale sono legati da ricordi spesso importanti anche ammirati per lo stato di conservazione del complesso e di quanto in essa contenuto”.
Si è celebrato ieri (22 marzo) il secondo anniversario del progetto senese con la presenza dei volontari, veri artefici di questo importante risultato così com’è stato messo in evidenza dal presidente dei Conservatori Riuniti, Rustici, e dal console di Siena del Touring Club Italiano, Federigo Sani.