Sono le partecipanti al Centro di Aggregazione di Radicondoli e Belforte e le donne del paese che con le loro abili mani le hanno realizzate
RADICONDOLI. Arrivano altre 150 mascherine completamente made in Radicondoli. Sono le partecipanti al Centro di Aggregazione di Radicondoli e Belforte e le donne del paese che con le loro abili mani le hanno realizzate. Sono in tessuto lavabile e sono destinate ad essere donate alla popolazione di tutto il Comune.
Le sarte sono Irma Castellini, Fosca Bravi, Giuliana Minacci, Laura Ribechini, Luciana Costantini, Giulia Dei, Laura Padovani. E poi ci sono Giovanna Hipting e Pasqua Carai che hanno donato parte del materiale necessario per la produzione.
Da qualche giorno le mascherine prodotte dalle partecipanti al Centro di Aggregazione di Radicondoli e Belforte sono in distribuzione gratuita a Radicondoli presso la “Coop L. Baldi” e presso “La Bottega di Nonno Carlino”, a Belforte presso “La Bottega di Belforte”. Verranno distribuite personalmente a chi andrà a ritirarle oppure insieme alla spesa ordinata.
“Mille grazie alle nostre sarte del cuore – dice il sindaco Francesco Guarguaglini – In questo momento la nostra comunità conferma davvero il suo grande senso di solidarietà, di unità, la sua voglia di affrontare il presente e pensare subito al futuro”.
Già qualche settimana fa erano iniziata la distribuzione di mascherine prodotte direttamente dai volontari delle associazioni del territorio. Sono state infatti 300 le mascherine, in cotone e lavabili, prodotte dai volontari dell’Associazione Casole Eventi. Ma non solo. A tutto questo se ne sono aggiunte 600 donate da Federico Caldini, imprenditore di un oleificio nel territorio di Radicondoli e presidente dell’associazione sportiva Asd Radicondoli, ovvero la squadra dilettantistica di calcio maschile locale. Queste sono state donate in parte all’amministrazione comunale e in parte alla Pubblica Assistenza di Radicondoli che fa servizi anche fuori territorio.