SIENA. Edito da Feltrinelli il nuovo romanzo di Alberto Prunetti si intitola “Troncamacchioni” e sarà presentato a Siena stasera (20 novembre) alle ore 19.00 al circolo Arci di Ravacciano. Con l’autore ci sarà Riccardo Castellana, docente dell’Università di Siena.
L’iniziativa è curata dalla Libreria Mondadori di via dei Montanini. Ingresso libero
Il libro, tratto da storie vere, racconta di uomini e donne nella Maremma agli albori del fascismo: anarchici e banditi, disertori e comunisti, tipi arruffati che non hanno avuto la fortuna di trovare davanti a sé una strada dritta e spianata, ma sono stati costretti a farsi avanti “a troncamacchioni” – “tra i lecceti gli scopeti i castagneti e i forteti, col cuore in gola e le labbra spaccate”: perennemente in fuga dall’autorità costituita, dai picchiatori fascisti, dai delatori pronti a vendere il vicino di casa per pochi denari. Lo spirito ribelle di minatori e contadini che non hanno niente da perdere ma non rinunciano a opporsi, a negare il proprio consenso, si fa avanti a colpi di coltello, di bastone, di furore, ma anche di versi in ottava rima improvvisati. E dalle colline della Maremma arriva fino in Francia, in Belgio, in Russia.
Alberto Prunetti (Piombino, 1973) è scrittore e traduttore. Figlio di un saldatore e di una casalinga, si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dirige per la casa editrice Alegre la collana editoriale Working Class ed è il direttore del Festival di Letteratura Working Class oltre a insegnare italiano a lavoratori migranti. Ha pubblicato su svariate testate, oltre ad aver fatto parte delle redazioni di Carmilla, Giap, Lavoro culturale e Jacobin Italia. Come autore ha pubblicato una trilogia di opere che comincia con Amianto, una storia operaia, continua con 108 metri e nel girone dei bestemmiatori, oltre al saggio “Non è un pranzo di gala. Inchiesta sulla letteratura working class.” La sua opera è tradotta in spagnolo, catalano, greco, francese e inglese. Produce in maniera amatoriale vino, olio e miele e fa parte del comitato tecnico-scientifico del Museo MAGMA di Follonica, dedicato alle arti in ghisa in Maremma.