Anselmi e Scaramelli (Pd): "Consegniamo alla Toscana una disciplina compiuta e condivisa con gli operatori"
FIRENZE. Approvato a maggioranza dalle commissioni Sanità e Sviluppo economico, riunite in seduta congiunta, il regolamento di attuazione delle norme per la disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali.
Soddisfatti i presidenti Stefano Scaramelli e Gianni Anselmi: “Abbiamo fatto un buonissimo lavoro: da quando siamo partiti con la legge, attivando un percorso di ascolto con il territorio, fino ad oggi, con il parere favorevole al regolamento di attuazione delle norme per la disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali. Consegniamo così alla nostra regione una disciplina compiuta che qualifica la Toscana e va incontro ad imprenditori e operatori del settore”.
Le commissioni consiliari, una volta analizzata la normativa regolamentare in tema di acque termali proposta dalla Giunta, dopo le disposizioni di legge approvate nel 2016 dal Consiglio regionale, hanno attivato consultazioni a tutto tondo, rielaborando una bozza di osservazioni, guardando in particolare al trattamento delle acque termali, all’autorizzazione e all’accreditamento degli stabilimenti.
“Mi compiaccio per il lavoro e per il metodo condiviso con il presidente Scaramelli – sottolinea Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo economico – e per l’apprezzamento che la norma ha ricevuto dai rappresentanti dei gestori degli impianti termali, segno che l’elevata tecnicità del provvedimento incontra comunque l’applicabilità sul campo da parte degli operatori”.
“La Toscana conta moltissime strutture d’eccellenza, con differenti acque termali, alle quali si affiancano quelle alberghiere, che, grazie alla preziosa letteratura e metodologia scientifica prodotta in questi anni per quanto riguarda sia le terapie, sia gli operatori, sia le indicazioni, rappresentano un vero e proprio volano per il settore turistico regionale – conclude Stefano Scaramelli, presidente della commissione Sanità –. Un sistema, quello termale, in cui pubblico e privato lavorano in sinergia producendo ricchezza e ricadute occupazionali significative sul territorio. Ecco perché è importante aver dato norme certe e un quadro di riferimento preciso e condiviso, in cui gli operatori tutti possono muoversi facilmente contribuendo così ad aumentare gli standard qualitativi del prodotto terme. Ringrazio il presidente Anselmi per il lavoro condiviso che ha portato ad un risultato decisamente positivo come testimonia, tra gli altri, anche il giudizio di Federterme”.