All’incontro sono state raccolte le prime adesioni per il comitato per il Sì al referendum costituzionale
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SIENA. Nel giorno in cui Renzi ha aperto la campagna per il “Sì” al referendum sulle riforme costituzionali anche Siena si è mobilitata con la prima raccolta di firme lanciata in occasione dell’incontro dal titolo “Governare il cambiamento. Gli enti locali alla prova delle riforme” svoltosi ieri, lunedì 2 maggio, a Siena alle ore 21.15 presso l’Hotel “Nh Jolly” a La Lizza. All’evento, organizzato dal deputato Pd Luigi Dallai, sono intervenuti Angelo Rughetti, sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e Dario Parrini, segretario del Pd toscano e membro della Commissione Bilancio. Molti i cittadini presenti tra cui sindaci e amministratori locali, che hanno animato la serata con domande e interventi.
“La semplificazione – ha detto Dallai – è fondamentale per superare alcuni livelli di burocrazia che frenano la politica e l’economia. Il nostro impegno è volto a modernizzare il Paese per renderlo più efficiente e capace di tenere il passo dei tempi che stiamo. Per dare concreta attuazione alla nostra Costituzione, cioè per rimuovere gli ostacoli di natura economico-sociale che impediscono la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese occorre riconnettere i diritti dei cittadini con le modalità di amministrazione. Questa è la partita che stanno giocando il Governo ed il Partito Democratico. I fronti aperti sono molti, dallo snellimento della burocrazia, alla razionalizzazione della spesa pubblica e dell’intervento pubblico fino alla riorganizzazione degli assetti di governo. Il tutto nel mentre stiamo lavorando per approvare definitivamente la Riforma Costituzionale”.
“C’è un filo conduttore – ha detto Rughetti – che lega il sistema di riforme delle istituzioni che stiamo mettendo in campo. L’obiettivo del governo è aiutare piccole e grandi comunità a gestire il proprio ruolo. La riforma della Costituzione, la legge 56 e la riforma della Pubblica amministrazione vanno in questa direzione. Partiamo da una situazione che vede il sistema pubblico italiano frammentato in tantissimi enti che spesso non dialogano tra loro. La sfida è riuscire a mettere in rete queste realtà cercando di rimettere le istituzioni e gli enti pubblici al passo con la realtà. Una realtà che ci ha già superato, nei fatti. Il grande obiettivo è trovare un equilibrio tra la rappresentanza politica e la gestione delle politiche. E la riforma costituzionale è la cornice entro la quale questi cambiamenti devono compiersi”.
“Il Paese – ha sottolineato Parrini – ha bisogno di istituzioni centrali più semplici, rapide ed efficienti. La riforma costituzionale è un’opportunità che non possiamo perdere. Bocciarla significherebbe aumentare la lista delle occasioni mancate in questi anni. Accanto a quella costituzionale c’è la necessità di riforma dell’assetto istituzionale che ci porti a superare quel localismo e quel municipalismo per cui stiamo pagando un prezzo molto pesante. Sulle riorganizzazioni istituzionali occorrono modelli seri e non c’è una ricetta valida per tutti. Ma gli enti locali alla prova delle riforme non possono fermarsi dobbiamo andare avanti, è un’opportunità e una questione di sopravvivenza”.