SIENA. Tocca ai ragazzi dell V B della scuola Don Milani, che hanno presentato degli elaborati molto espressivi ed articolati (disegni, racconti, poesie, canzoni, diari, quadri), attraverso i quali raccontano i loro sentimenti. Oggi è il turno di Violante.
IL RACCONTO
FARE LA SPESA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto che si può uscire di casa solo per andare al lavoro o per fare la spesa. Mia mamma in ufficio non va più, perché lavora da casa, ma a fare la spesa deve andare anche per i nonni che sono chiusi in casa. Il giorno della spesa viene stabilito qualche giorno prima e la spesa deve bastare per tutta la settimana. La lista delle cose da comprare è lunga e precisa.
Mamma esce di casa con le buste per la spesa, i guanti e la mascherina, sembrerebbe che debba partire per una spedizione per lo spazio invece deve solo arrivare alla coop!
Quanto tempo ci voglia a fare la spesa nessuno lo sa perché fanno entrare poche persone alla volta e anche all’ interno si devono rispettare le distanze di sicurezza (i virologi dicono di stare lontani almeno un metro).
Il vero problema è riuscire a trovare tutte le cose scritte nella lista perché la gente, non sapendo cosa fare, sforna pizze e dolci a non finire, e quindi uova, farina e lievito sono introvabili! Ma la cosa strana è che anche la carta igienica scarseggia: la gente deve avere davvero molta paura!
LA POESIA
“Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo
«Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.»
UNA PAGINA DI DIARIO 31/03/20
Caro diario,
Oggi ti voglio raccontare la mia giornata e cosa penso in questo periodo.
Stamattina mi sono svegliata alle 8:30 perché alle 10 avevo lezione. Sono rotolata giù dal letto e lentamente mi sono andata a sedere a tavola. Per colazione mi aspettava: un tegolino, e un’po’ di Muesli nella mia tazza con il gattino grigio. Mentre facevo colazione ho acceso la televisione per vedere un po’ di tg news dove dicevano che i casi di positività al virus erano calati ma solo leggermente e questo non mi faceva sentire più felice. Dopo ho preparato i libri di italiano e grammatica per la lezione delle 10. Dopo la lezione (alle 10:40) ho scritto ad alcune mie compagne e le ho chiamate per parlare di certe incomprensioni che c’erano state tra di noi.
Nel pomeriggio mi sono messa un po’ sul letto e ho iniziato a pensare a quando torneremo a scuola e questo sarà tutto finito. Sono un po’ stanca e annoiata di stare sempre in casa ma soprattutto di non poter mangiare la pasta al sugo della nonna.
LA CANZONE
Felicità di Albano e Romina Power
È tenersi per mano andare lontano, la felicità
E il tuo sguardo innocente in mezzo alla gente, la felicità
È restare vicini come bambini, la felicità
Felicità
Felicità
È un cuscino di piume, l’acqua del fiume che passa che va
È la pioggia che scende dietro le tende, la felicità
È abbassare la luce per fare pace, la felicità
Felicità
Felicità
È un bicchiere di vino con un panino, la felicità
È lasciarti un biglietto dentro al cassetto, la felicità
È cantare a due voci quanto mi piaci, la felicità
Felicità
Senti nell’aria c’è gia
La nostra canzone d’amore che va
Come un pensiero che sa di felicità
Senti nell’aria c’è già
Un raggio di sole più caldo che va
Come un sorriso che sa di felicità
Felicità
E una sera a sorpresa la luce accesa e la radio che va
E’un biglietto d’auguri pieno di cuori, la felicità
E una telefonata non aspettata, la felicità
Felicità
Felicità
È una spiaggia di notte, l’onda che batte, la felicità
È una mano sul cuore piena d’amore, la felicità
È aspettare l’aurora per farlo ancora, la felicità
Felicità
Senti nell’aria c’è già
La nostra canzone d’amore che va
Come un pensiero che sa di felicità
Senti nell’aria c’è già
Un raggio di sole più caldo che va
Come un sorriso che sa di felicità
IL QUADRO
di Edward Hopper