Abbiamo iniziato con i temi dei ragazzi delle scuole di Siena, ma chiunque può scrivere la sua "storia"
SIENA. Continuiamo la pubblicazione dei temi e delle poesie degli studenti delle scuole di Siena, che raccontano la loro vita in questa pandemia. Ma questo spazio non è riservato solo ai giovanissimi. Invitiamo tutti quelli che hanno voglia di scrivere la loro storia a inviarcela a redazione@ilcittadinoonline.it e sarà pubblicata.
La mia vita al tempo del Coronavirus
I virus, forse la minaccia più pericolosa per l’uomo in quanto si possono diffondere su larga scala in breve tempo e portare un ingente numero di vittime. Da molti anni si sente parlare di virus e di come combatterli, ma se la malattia derivasse da un ceppo sconosciuto? In quel caso l’allarme derivato dalla scoperta dell’agente patogeno potrebbe incrementare sempre più portando a drastiche misure di salvaguardia nella vita dei cittadini, come nel caso odierno del coronavirus.
Nonostante le ricerche sul COVID-19 (nome attribuito al coronavirus) continuino ininterrottamente, non sappiamo ancora né come combatterlo né la sua origine, anche se esistono molte teorie “complottiste” al riguardo.
Alcuni pensano che il virus sia stato creato dagli americani per affermare la propria potenza economica indebolendo la concorrenza, altri pensano che sia un esperimento sfuggito di mano ad un laboratorio cinese, e basta cercare su internet per trovare moltissime altre teorie a riguardo.
Riflettendo su una base strettamente umanitaria, l’idea di creare un virus con una tale facilità di contagio è inammissibile e gravissima in quanto la responsabilità dei danni che la malattia ha già creato fino ad ora è incalcolabile. Ed ancora non ne siamo usciti.
Forse non sapremo mai la completa verità sull’origine del virus, ma la sua diffusione in tutto il mondo lo ha portato alla proporzione di pandemia in poco più di due mesi, costringendo tutti i paesi a prendere misure di sicurezza per arginarne il contagio.
In Italia sono state chiuse tutte le scuole e molte aziende oltre all’imposizione di un limite agli spostamenti per tutta la popolazione, si può uscire solo per necessità fondamentali come fare la spesa , portare fuori il cane o necessità lavorative.
Durante un periodo di quarantena “indeterminato” come quello che stiamo vivendo il tempo per riflettere è molto, ho imparato ad apprezzare azioni comuni che prima davo per scontato come andare a giocare a calcio al campetto, uscire con gli amici o fare una semplice passeggiata all’aperto.
Anche se stare confinato tra le mura domestiche a me risulta molto snervante, cerco di non pensarci dedicandomi ad attività che prima non svolgevo con tanta regolarità come lo studio e la lettura. Grazie alla tecnologia posso anche tenermi in contatto con i miei amici sia tramite app di messaggistica online che con delle videochiamate per tenerci compagnia a vicenda e ridere insieme, dimenticandoci per alcune ore del clima nel quale stiamo vivendo.
Spero che tutto questo finisca presto così potrò tornare alla vita allegra e divertente che conducevo prima.
Massimiliano