SIENA. Continuiamo con i ragazzi dell V B della scuola Don Milani, che hanno presentato degli elaborati molto espressivi ed articolati (disegni, racconti, poesie, canzoni, diari, quadri), attraverso i quali raccontano i loro sentimenti. Oggi è il turno di Gioele.
LA SCUOLA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Il diario
IL MIO STATO D’ANIMO: 26/03/2020
Caro diario come stai? Io sto bene anche se mi annoio un’po’. E’ passato quasi un mese da quando è finita la scuola e mi mancano tanto i miei compagni e le mie maestre. La mattina mi alzo e dopo colazione, tra una partita alla playstation e il collegamento con le maestre, passa la mattinata, a volte ci colleghiamo anche il pomeriggio; ma preferirei tanto studiare a scuola con i miei compagni. Mi manca giocare con loro e stare fuori al parco con i miei amici. Spero tanto che questa emergenza finisca presto per poter riabbracciare tutti. Caro diario adesso ti saluto, a domani. Gioele.
La poesia
Ho scelto questa poesia perché in questo momento i nonni sono quelli più colpiti dal virus, sperando di poter riabbracciare i miei nonni dedico loro questa poesia.
I nonni sono esseri speciali:
mi fan volare anche senza ali.
Con voce dolce sanno raccontare
E la mia mente inizia a immaginare.
Cacciano via la noia e la tristezza
Se parlan della loro fanciullezza,
do come era diverso questo mondo
ch’era pur sempre grande e sempre tondo.
Mi donano fiducia e sicurezza,
regalano consigli di saggezza.
Sono felice se sto insieme a loro:
quel tempo speso vale più dell’oro.
Lo sanno tutto il bene che gli voglio?
Oggi lo grido a tutti con orgoglio:
scorrono ore, giorni, mesi e anni
e io sto sempre bene con i miei nonni!
(JOLANDA RESTANO)
Il racconto
C’era una volta un paese meraviglioso chiamato ITALIA. Era amato da tutti e da tutto il mondo venivano per visitare i suoi luoghi meravigliosi: le lunghe coste con spiagge bellissime, i monti, le città e i monumenti e le magnifiche isole. La gente veniva anche per gustare il suo cibo, il più buono del mondo, in questo paese la gente da nord a sud era molto accogliente e calorosa e si abbracciavano e baciavano tutte le volte che si incontravano, ma un giorno tutto questo finì. Un brutto virus si era impadronito di tutto il paese e le persone furono costrette in casa, tanta gente morì, non ci si poteva più abbracciare, baciare, le scuole furono chiuse e tutti i bambini dovettero rimanere a casa, non potevano più giocare insieme. Questo durò per molto tempo e le persone e i bambini erano molto tristi. Ma rimanendo tutti uniti riuscirono a tornare nelle piazze per potersi riabbracciare e i bambini tornarono a giocare insieme, IL BRUTTO VIRUS ERA STATO SCONFITTO e vissero tutti felici e contenti.
La canzone
SONO UN RAGAZZO FORTUNATO DI LORENZO JOVANOTTI
“Un giorno sembra l’ultimo
Un altro è da impazzire
Ma se devo dirla tutta qui
Non è il paradiso
Ma all’inferno delle verità io
Mento col sorriso”
Il quadro
Ho scelto questo dipinto perché il buio mi porta tristezza e questo è un momento molto triste per tutti noi. Il buio mi fa sentire solo ma per fortuna io ho la mia famiglia vicina.