SIENA. Continuiamo con i ragazzi dell V B della scuola Don Milani, che hanno presentato degli elaborati molto espressivi ed articolati (disegni, racconti, poesie, canzoni, diari, quadri), attraverso i quali raccontano i loro sentimenti. Oggi è il turno di Francesca.
Il racconto
LA REGINA SOLITUDINE
C’era una volta in una terra lontana una regina importantissima ed egocentrica chiamata Solitudine. Solitudine aveva una migliore amica: volete sapere chi era? Allora vi darò alcuni indizi: lei era una povera contadina senza casa ed aveva un solo ruolo: rendere tristi le persone. Penso che adesso avrete già capito il suo nome. Si chiamava Tristezza. Solitudine voleva farsi qualche amica ma sapeva che la cosa non era semplice, ma quando incontrò Tristezza diventarono subito migliori amiche. Stavano sempre insieme ed un giorno Tristezza chiese a Solitudine se potevano vivere insieme. Le due avevano una cosa in comune ovvero si rendevano contente a vicenda; Solitudine faceva stare le persone sole rendendole tristi e Tristezza rendeva le persone tristi facendole stare sole. Dopo qualche mese che le due erano felici insieme, litigarono di brutto ed intervenne una mercante che si chiamava Felicità e voleva riappacificarle ma Tristezza, la sua nemica, la picchiò e Solitudine la allontanò. La migliore amica di Felicità era la principessa Pace che vide la scena e chiese cosa era successo a Felicità che le raccontò tutto.
Pace sconvolta andò da Solitudine e Tristezza per farle riavvicinare, ma loro due, non sapendo che era stata mandata da Felicità, la fecero parlare. Una volta riappacificate le due, Pace tornò da Felicità e spiegò all’amica che cosa aveva fatto. Qualche tempo dopo Solitudine e Tristezza discussero di nuovo, ma nessuno lo venne a sapere perciò la loro amicizia finì . Poiché Tristezza non voleva restare sola chiese aiuto a Pace per poter diventare la seconda migliore amica di Felicità. Pace accettò e così le tre divennero migliori amiche. I cittadini seppero che l’amicizia tra Solitudine e Tristezza era finita per colpa dell’egoismo di Solitudine e quindi, ogni volta che essa si avvicinava per fare amicizia tutti la scansavano, ma un giorno un raggio di sole entrò nella sua stanza buia e le fece capire quanto fosse brutto stare da soli al buio e così lei uscì dalla sua reggia e chiese scusa alle tre amiche e da quel giorno non si separarono mai più.
La morale della favola: DA SOLI SI VA PIU’ VELOCI MA INSIEME SI VA PIU’ LONTANO!!!
Il quadro
IL DIPINTO CHE IO HO SCELTO E’…
L’urlo di EDUARD MUNCH perché l’uomo è preoccupato , urla e ha paura
La poesia
LA SOLITUDINE
La solitudine è fatta per pensare
e secondo alcuni anche per giocare.
Secondo me non è fatta per pensare,
nemmeno per giocare.
Per me la solitudine serve a ragionare,
e anche a perdonare.
Magari una persona con cui hai litigato
e poi hai abbandonato.
E’ importante ricordare
che con un amico, molte cose si può fare,
invece da soli,
neanche si può parlare.
In solitudine si deve stare
ma se ci stiamo troppo poi ci si può scocciare
La canzone
NESSUN GRADO DI SEPARAZIONE FRANCESCA MICHIELIN
È la prima volta che mi capita
Prima mi chiudevo in una scatola
Sempre un po’ distante dalle cose della vita
Perché così profondamente non l’avevo mai sentita
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce
E non sentire più tensione solo vita dentro di me
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione
Tra di noi
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
Non c’è nessun grado di separazione
Davo meno spazio al cuore e più alla mente
Sempre un passo indietro
E l’anima in allerta
E guardavo il mondo da una porta
Mai completamente aperta
E non da vicino
E no non c’è alcuna esitazione
Finalmente dentro di me
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione
Tra di noi
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
Nessun grado di separazione
Nessuna divisione
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione
Tra di noi, nessuna esitazione
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce.
La foto
Questa foto rappresenta me stessa accovacciata a terra con la testa tra le ginocchia e dovrebbe suscitare paura e rabbia trattenuta perché sfogandomi farei del male alle persone che mi circondano e farei vedere che io in realtà sono molto debole e in questa situazione demoralizzerei tutti. Io preferisco vedere i miei genitori felici che esserlo io.
Il diario
CARO DIARIO… OGGI TI SCRIVO
Scusami se in questi giorni ti trascuro ma ultimamente ho molto peggio a cui pensare. Non so se tu te ne sia accorto ma dai primi di marzo io, tutti i miei compagni e anche molte altre persone non facciamo più le nostre cose quotidiane (per noi bambini andare a scuola e per gli adulti andare al lavoro), ma molte persone sono costrette a lavorare perché il loro mestiere è importante. Il motivo per cui noi stiamo a casa è un virus chiamato CORONAVIRUS (nello specifico COVID-19) che ha contagiato più di un milione di persone creando una gigante epidemia. E’ partito dalla Cina ma noi umani ci siamo accorti troppo tardi che dovevamo stare chiusi in casa e uscire solo per motivi indispensabili perciò è arrivato pure in Italia. Io sono molto arrabbiata, non so neanche con chi, ma di sicuro se questa situazione voleva cambiarmi c’è riuscita in pieno. Più che arrabbiata sono triste perché voglio tornare a scuola e rivedere i miei compagni e le maestre. Ormai mi annoio anche di fare le cose che più mi piacciono perché sto facendo solo quelle e non so più cosa fare. Devo comunque dire che qualcosa di positivo in questa situazione c’è: posso stare più tempo con i miei genitori e sulla terra c’è molto meno inquinamento. Si incominciano a sentire i profumi e a vedere i colori della primavera. Io penso che anche se mi piacerebbe rivedere tutti i miei compagni sono contenta che la primavera non sappia niente del mondo e che viva sempre allo stesso modo con i fiori che sbocciano e il sole che tramonta alle otto di sera. Tutte le feste verranno vissute in modo particolare: con le persone che vivono in casa con noi. Noi 3 faremo un nuovo esperimento: cucinare il cosciotto di agnello!!! Io sono abbastanza preoccupata ma ciò non vuol dire che non abbia fiducia nelle doti culinarie di mia mamma, anzi io credo molto in lei. SALUTI E BACI FRANCESCA. NON SCORDARTI DI ME!!