di Filippo Tozzi
“Abbiamo perso contro una grandissima Germania, leader a livello europeo e mondiale con 4 titoli continentali sui 7 disputati. Anche quest’anno, andranno molto vicine alla vittoria finale”. Il tecnico della nazionale femminile azzurra Under 17 Enrico Sbardella commenta così il 5-0 maturato dalle tedesche sull’erba del Franchi. L’avventura delle italiane si ferma così contro un’autentica corazzata. “È importante sottolineare la differenza di preparazione tra il nostro calcio e il loro – ha proseguito Sbardella – A livello tattico, qualcosina riusciamo a fare, ma la differenza è lucidità al momento decisivo. La programmazione è la differenza. In Germania hanno obbligato le società a investire nel calcio dal 2002 con il sistema delle licenze. Le due stelle che portano sul petto sono i due mondiali femminili vinti, non i titoli della nazionale maggiore maschile. La differenza vista oggi sul campo è quella tra il professionismo e il dilettantismo. Le nostre ragazze ricevono un rimborso spese, e si allenano dalle 8 alle 10 di sera in campi fatiscenti. È come l’Italia di Conte che gioca contro Malta o le Far Oer”.
La prova delle azzurre è stata comunque coraggiosa, con tre pericoli creati alla porta tedesca in situazioni di ripartenza. Il finale di gara, con l’entusiasmo trasmesso dal pubblico del Franchi, ha avuto una innegabile componente emotiva. Le azzurrine hanno ringraziato con uno striscione in cui si sono definite “le vostre bimbe” ed hanno dato inevitabile sfogo alle lacrime. “La cosa che mi dispiace di più per queste bimbe – ha concluso Sbardella – , è che rischiamo che si facciano male, contro avversarie fisicamente strutturate. Ringrazio le mie ragazze perchè il calcio femminile ti regala qualcosa di importante”.
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