SIENA. Il presidente della Robur Antonio Ponte è intervenuto sulla trattativa con Anna Durio per il passaggio delle quote di maggioranaza.
“Cari tifosi e tifose, sento il dovere di intervenire nuovamente in maniera pubblica e attraverso il sito ufficiale della Robur Siena per dare doverosa spiegazione degli eventi. Sono in corso incontri con la promittente acquirente erroneamente definiti “trattative”. In merito a ciò, vorrei che fosse chiaro che il sottoscritto ha fatto rinascere il calcio a Siena e non può essere pensabile che sia in futuro colui che metterà a rischio la continuità di una società così faticosamente creata. E’ anche da ribadire che, qualunque sia il responso numerico che scaturirà dalla vendita della mia totale partecipazione sociale di Robur Siena, sarà un numero che mi farà uscire dalla Robur e dal calcio di Siena con una ingente passività personale. Deve essere chiaro che il sottoscritto lascia sul campo ingenti capitali che sono stati investiti per rifondare la Robur, per vincere un campionato di D, per affrontare una stagione di Lega Pro più che dignitosa, per riorganizzare una società, per riacquistare beni strumentali come il parco veicoli della precedente società, per migliorare l’estetica e la funzionalità dello stadio e per dare lavoro a decine di senesi. In conclusione, come detto all’inizio, quella in corso non è una “trattativa”, ma una mera computazione dove si tratta solamente di rispettare un contratto sottoscritto, sommando e sottraendo addendi che, essendo numeri, sono dati oggettivi e non sono opinabili. Ed è per questo che spero in un buon esito della vicenda che sia assolutamente rapido per consentire le programmazioni necessarie per il futuro. Non ci sono quindi inadempienze dalla mia parte ed anzi sento il peso di dover sostenere ancora la gestione della Società”.
Immediata la reazione di Anna Durio: “Prendiamo atto di quanto comunicato dal Sig. Ponte e concordiamo che quella in atto non sia una “trattativa” ma una semplice applicazione di una formula contrattuale ai numeri di un bilancio infrannuale e prospettico al 30 giugno 2016, documento da redigersi rispettando i principi contabili. A parere dei miei consulenti alcune poste del bilancio di cui sopra, sulle quali anche il Collegio Sindacale deve esprimere il proprio parere, confrontate con i documenti a noi forniti dalla società, non rispettano il dettato dei principi contabili. Pertanto a seguito di queste incongruenze chiederemo immediatamente l’intervento, previsto contrattualmente nel preliminare, di un esperto di revisione appartenente alla COVISOC per risolvere senza altro indugio la questione, redigere la formula e, conseguentemente all’esito, invitare il sig. Ponte a sottoscrivere il passaggio di quote pagandone il prezzo così determinato in modo da sollevarlo dal peso di dover sostenere la gestione della società del quale ci faremo noi volentieri carico”.