Cangi: “Dobbiamo ripartire come se non avessimo fatto nulla finora”
PIANCASTAGNAIO. La Pianese si radunerà domani (15 luglio) per cominciare la preparazione in vista del campionato di Serie C.
Il direttore sportivo bianconero Francesco Cangi è molto attivo per cercare di consegnare a Prosperi una rosa quanto più completa possibile: “Ci stiamo muovendo per essere pronti per lo start ufficiale della stagione. In questi giorni abbiamo annunciato alcune riconferme e qualche nuovo acquisto, ma stiamo lavorando, affinché il mister abbia da subito a disposizione 6-7 giovani che la categoria ci impone. Con le dovute proporzioni, infatti, la Pianese farà il minutaggio. L’obiettivo è iniziare a lavorare immediatamente con loro per averli a pieno ritmo già dai primi giorni”.
La parola d’ordine tra le zebrette è entusiasmo, un ingrediente che il direttore sportivo sta ricercando in tutte le trattative che lo stanno coinvolgendo: “Il clima è ottimo, i vecchi non vedevano l’ora di ricominciare, perché avevano fame di tornare a misurarsi con il calcio professionistico, dei nuovi mi ha colpito la grande voglia di affermarsi in questa categoria. Anche nelle altre trattative che sto portando avanti sto percependo la stessa cosa, voglio trovare ragazzi molto motivati perché questo entusiasmo va cavalcato. Domani dobbiamo ripartire come se non avessimo fatto nulla. La Pianese deve farsi conoscere in Lega Pro e la salvezza dobbiamo guadagnarcela. L’obiettivo è dimostrare di volerci rimanere e abbiamo le giuste carte in regola per poterci giocare le partite contro club molto più blasonati del nostro”.
È stata nel frattempo ufficializzata la composizione dei gironi di Serie C. Come da previsione, la Pianese è stata inserita nel raggruppamento centrale: “Sapevamo che saremmo stati inseriti nel girone B, dal punto di vista logistico è quello che ci piace di più. Le altre neopromosse sono Carpi e Campobasso, due realtà importanti che hanno alle spalle un grande seguito. Questo fa capire quanto sia difficile come campionato, non dovremo stare a guardare i nomi, perché se lo facessimo potrebbe venirci un po’ di tachicardia. Però sarà bello: dovremo trasformare l’orgoglio che ci sarà nell’andare a giocare in questi stadi in energia da mettere in campo. A calcio si scende in campo 11 contro 11, fortunatamente ce la possiamo giocare alla pari con tutti”.