di Filippo Tozzi
SIENA. “Mi aspetto una bella partita, giocata in modo aperto da entrambe le squadre e con molti punti di svolta nell’arco dei novanta minuti. La posta in palio è alta, ma non abbiamo nulla da perdere perché a pochi giorni dall’inizio del campionato eravamo in eccellenza e quindi giocarci questa gara contro una grande squadra con un grande pubblico è un sogno”. Marco Pezzotti riassume così il senso di Robur Siena – Rieti dal punto di vista degli amarantocelesti ai microfoni di Anteprima Robur Siena in onda su Canale 3 Toscana. “La squadra era stata costruita per l’Eccellenza e molti ragazzi sono mandati via prima di settembre – ha spiegato l’attaccante reatino – all’inizio si parlava di salvezza tranquilla, di dodicesimo posto. Nel progredire della stagione, abbiamo avuto le nostre chance di playoff, abbiamo iniziato a crederci e con l’arrivo di Beoni a gennaio c’è stata la svolta. Siamo una squadra giovane ed il mix con un allenatore di esperienza sta funzionando. Adesso ce la staimo giocando con due squadre costruite per altre categorie”. L’aspetto psicologico rappresenta un nervo scoperto in casa bianconera, come le ultime prestazioni hanno ben evidenziato. “Spero che possa essere una delle chiavi – ha dichiarato Pezzotti – A Siena si parla di clima teso e non potrebbe essere altrimenti con una squadra che deve vincere per forza. Al contrario, noi speriamo che tremino le gambe più a loro che a noi, ma certamente il Siena avrà voglia di rifarsi e non c’è momento peggiore per affrontare i bianconeri. La psicologia è un’arma a doppio taglio”. Il Rieti si presenta al Franchi forte del miglior ruolino di marcia esterno di tutto il girone E, con 7 vittorie e 2 pareggi per un bottino complessivo di 23 punti. “Anche noi ci siamo interrogati sui motivi per i quali andiamo così bene di trasferta. Probabilmente la differenza sta nella chiusura e nell’accortezza degli avversari che vengono a Rieti, mentre in trasferta tendono a scoprirsi di più. Ci siamo preparati a qualsiasi schieramento del Siena, anche se Morgia non è mai recentemente andato lontano dal 3-4-3. Il cambio di assetto dei bianconeri è motivo di orgoglio anche per noi, ma al fischio d’inizio la tensione agonistica sarà alta da entrambe le parti. Il duello con Portanova? L’ho incontrato in amichevole a Norcia qualche anno fa, ma mai avrei pensato di incontrarlo di nuovo. Adesso forse, con qualche anno in più, potrei cercare di batterlo sulla velocità ma la caratura non si discute”.
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