
PIANCASTAGNAIO. La Pianese vuole riprendere la sua marcia e continuare a stupire.
Nonostante la recente sconfitta casalinga contro il Rimini, solo la
seconda in tutto il girone di ritorno, la formazione amiatina è ora
attesa da un altro incrocio impegnativo al “Pietro Barbetti” contro il Gubbio. Gli eugubini, dopo una serie di cinque risultati utili
consecutivi, hanno subito due sconfitte di fila, contro il Legnago Salus e poi sul campo del Pontedera. Al momento occupano l’undicesimo posto in classifica, con un distacco di dieci punti dalla Pianese. La sfida tra
Gubbio e Pianese, valida per la trentesima giornata di campionato, si
giocherà domani, venerdì 7 marzo, alle 20:30. A dirigere l’incontro sarà
Gianmarco Vailati della sezione di Crema, coadiuvato dagli assistenti
Giovanni Ciannarella (Napoli) e Gianluca Li Vigni (Seregno). Il quarto
ufficiale sarà Michele Coppola di Castellammare di Stabia.
La trasferta di Gubbio, peraltro, sarà la prima di un tour de force da tre partite in dieci giorni.
“Siamo consapevoli che è un periodo in cui dobbiamo rischiare, ma
andiamo ancora a caccia della crescita – esordisce così Alessandro
Formisano -. Affrontiamo una squadra che forse può sembrare ferita, ma che ha grandissima
qualità. Sappiamo che ci aspetta un turno molto complesso, ma vogliamo
essere al 100%. Loro hanno un’identità precisa e, con l’arrivo di
Gaetano Fontana, hanno iniziato a proporre un calcio con idee chiare,
possesso e grande organizzazione. Prima ancora di giocarci contro,
voglio fare i miei complimenti al collega, perché il lavoro che c’è
dietro si vede ed è tanto”.
“Sono convinto che abbiamo ancora margini di crescita – prosegue
Formisano –. Abbiamo posto l’asticella su un obiettivo che definire
storico, per la Pianese, sarebbe riduttivo. Tuttavia, nel momento in cui dovessimo raggiungere il traguardo, dovremo alzare ulteriormente il livello per essere pronti a giocare partite da dentro o fuori. Quando si arriva a giocare certe sfide in determinati palcoscenici, bisogna anche saperci stare. È necessario che tutti sappiano leggere i momenti, capire quando si deve dominare il palleggio e quando abbassarsi per difendere il risultato”.
“I valori che stiamo dimostrando in campo, probabilmente, hanno sovvertito i pronostici di inizio stagione – conclude il tecnico
amiatino –. Tuttavia, non possiamo perdere l’umiltà che ci ha
contraddistinto fin qui. Non dobbiamo perdere la nostra mentalità
operaia”.