di Filippo Tozzi
SIENA. “Quando sono arrivato non conoscevo quasi niente della LegaPro, né dell’accoglienza del pubblico. Sono rimasto colpito dal livello stesso del calcio giocato, oltre che dalla città e dai tifosi”. Lukas Opiela si presenta cosi ai microfoni ed ai taccuini dei giornalisti. Prima conferenza stampa della sua permanenza in bianconero dopo la positiva prova offerta all’esordio in campionato contro la Carrarese. Conferenza possibile grazie all’aiuto di Mirko Berrettini, senese e contradaiolo della Torre che vive a Bratislava. “Il livello che ho visto nelle prime uscite ufficiali suggerisce che è un campionato che va preso sul serio”, aggiunge il centrocampista proveniente dal Senica. “Il mio arrivò a Siena ha radici lontane – prosegue Opiela – Verso la fine della scorsa stagione c’erano stati i primi contatti. Ero in scadenza di contratto con il Senica e anche attraverso Mirko c’è stato il contatto che mi ha permesso di mettermi in discussione in una realtà italiana per una nuova esperienza”. Primo confronto con il calcio del Bel Paese dopo aver vestito le maglie del Tescoma Zlin, del Mlada Boleslav e appunto del Senica. “Il calcio italiano è molto seguito all’estero, sia in Slovacchia che in Repubblica Ceca – ha spiegato il centrocampista bianconero – in passato, ho giocato contro Jarolim (ex Ac Siena dal 2007 al 2010) e quindi conoscevo Siena”. Il suo inserimento in gruppo è iniziato dal ritiro di Castel del Piano. “Sono felice perchè fin dalle prime fasi si è formato un gruppo con un’energia molto positiva. Nonostante la barriera linguistica sia penalizzante, tutti si sforzano di coinvolgermi”. Dal punto di vista tecnico, Opiela è un centrocampista tradizionale, ma nel precampionato e nelle prime uscite il tecnico Atzori lo ha impiegato sia come mezza punta che come esterno destro in assenza di Pellegrini e Avogadri. “Il mister è un professionista serio e competente, molto puntiglioso con una metodologia di lavoro che porterà miglioramenti. Non è il mio ruolo naturale, ma sto creando di fare il massimo per sopperire a questa esigenza imprevista per la squadra. Mi è già capitato in passato. A volte ho giocato anche in altri ruoli. L’occasione all’ultimo istante di Siena-Carrarese? Ero molto molto stanco, ma il rammarico c’é perche potevo colpirla meglio e potevamo vincerla”.
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