Anna Durio intenzionata a rivolgersi al tribunale di Milano
SIENA. Il presidente della Robur, Antonio Ponte, non si è presentato ieri alle 16 nello studio del notaio Mandarini per la firma del rogito che trasferisce la proprietà della squadra ad Anna Durio. L’imprenditrice ligure si rivolgerà, quindi, al tribunale di Milano per far valere i propri diritti sul preliminare firmato a febbraio che ha permesso il salvataggio della Robur, con due milioni di euro versati. Durio aveva pronto l’assegno a copertura della cifra stabilita alcuni giorni fa dall’arbitro.
“Da sola – ha detto Anna Durio dopo la riunione, presenti alcuni soci di minoranza – non posso firmare, andremo in tribunale tramite la procedura d’urgenza. Cercheremo in modo da farmi nominare commissario, vedremo. Ci siamo raccontati sempre le stesse cose negli ultimi tre mesi, alla fine non possiamo che procedere così”.
Il legale di parte Alessandra Amato ha spiegato che “sarà il tribunale a stabilire come procedere. Commissariamento con Anna Durio? Deciderà il giudice, noi presenteremo tutta la situazione”. Di fatto viene ritenuto Ponte inadempiente rispetto al preliminare firmato a febbraio.
“Mi stupisco – ha detto Luigi Fumi – dell’assenza di Ponte. Non c’è niente da contestare, l’arbitrato è inappellabile, quella è la cifra della vendita. Come soci di minoranza abbiamo ribadito la nostra disponibilità, ma il problema è che senza il passaggio fra Ponte e Durio non possiamo firmare alcunché, neppure la rinuncia alla prelazione”.
E’ presumibile che il tribunale di Milano decida (magari in tempi brevi, stante l’imminente inizio di stagione) per la nomina di un commissario (forse la stessa Durio), per la gestione ordinaria della società: in questo momento l’organizzazione a la programmazione della prossima stagione.