l Rettore del Magistrato delle contrade" I social siano usati con intelligenza”
SIENA. “Il Palio si farà, a luglio e ad agosto. Ma non credo che ce ne sia uno
Straordinario. Comunque c’è tempo fino al 31 marzo per proporlo”. Parole
del Rettore del Magistrato delle Contrade, Gianni Morelli, durante
l”evento culturale che si è svolto allo stadio “Franchi” domenica 27
marzo nel pre-partita di Siena-Lucchese. Durante l’appuntamento che ha registrato ancora una volta la presenza di un numeroso pubblico di
abbonati, Morelli ha parlato a tutto tondo delle contrade nel dopo pandemia, del futuro dei rioni, delle insidie della post modernità e delle Carriere che verranno.
“Oggi le contrade stanno vivendo un cambiamento epocale, certamente in
linea con la società. Sembrerà paradossale – ha detto il Rettore – ma il
problema più urgente che sta compromettendo la vita dei rioni sono
l’utilizzo sbagliato dei social e di internet. Ci troviamo di fronte ad
un ribaltamento della tradizione. Le contrade sono sempre state luogo di
confronto, la loro vitalità è stata data dalle frequentazioni, dalle
discussioni in cui emergevano anche le personalità dei vari contradaioli
riconosciuti poi come punti di riferimento. In questa epoca, invece,
avviene il contrario. Riflessioni, ragionamenti, perfino i contrasti non
avvengono più in Società, ma li leggiamo sui social o in chat private
con centinaia di iscritti. E spesso – prosegue Morelli – a tenere banco
sono personaggi che in contrada non li vedi mai o che non ci vanno da
anni, contradaioli che quando sono in assemblea o nel rione non parlano
mai o che appena conosci. In questo modo, senza confronto diretto, ma su
una piazza virtuale emergono caratteri che nella realtà non sono tali oppure avvengono confronti su tematiche interne che dovrebbero rimanere
circoscritte nell’intimità di un Seggio o di una assemblea. Io sono favorevole a internet e ai social che danno opportunità positive come avvenuto in questi due anni di lockdown, ma se utilizzati in modo improprio diventano un boomerang. A tal proposito, oggi le contrade sono maggiormente frequentate quando vengono organizzati eventi, cene, appuntamenti culturali con il rischio che venga snaturato tutto ciò che la stessa contrada è sempre stata. Per questo dobbiamo continuare ad avere confronti diretti e personali, che sono la nostra linfa da secoli.
La pandemia non ha facilitato questa consuetudine perchè ha avuto un
forte impatto sulle nostre vite e legami, ma sta a noi invertire la rotta, se vogliamo preservare la nostra storia”.
Gianni Morelli ha sottolineato anche che “le contrade restano il punto
di riferimento della città, ciò che è stato fatto dalle Commissioni
solidarietà durante il Covid ne è una testimonianza storica.
Rappresentare quindi tutti i rioni è una grande responsabilità, ma al tempo stesso una opportunità per lavorare ancora di più e meglio in nome della nostra Siena, preservando quelli che sono sempre stati i valori
della comunità senza snaturarli nonostante il mondo stia mutando.
Adeguarsi al cambiamento è normale, ma ciò non vuol dire alterare le
fondamenta della nostra cultura. I Palii? Si faranno, finalmente. Appena
suoneranno le chiarine ci metteremo alle spalle questi due anni terribili. Sicuramente qualche conseguenza ci sarà a livello di impatto, ma sono convinto che il ritorno alla nostra Festa non subirà contraccolpi fatali. Come del resto è sempre successo nei decenni e nei secoli scorsi”, ha concluso il Rettore del Magistrato delle contrade.