MOSCA. I campionati mondiali estivi si avvicinano, i tifosi e gli appassionati sono in fermento e già vanno a ruba i primi biglietti per i 64 match del torneo: ma la Russia come si prepara a questo evento di portata mondiale? È pronta a dare ospitalità a tifosi provenienti da ogni angolo del mondo? Ci sarà bisogno del visto per entrare nel paese? Quali località russe saranno coinvolte?
A tutte queste domande cercheremo di rispondere in questo articolo, che si propone come una breve guida del tifoso, sia di quello che si godrà le gare a casa e proverà ad indovinare i risultati dei Mondiali, sia del temerario che si recherà sul posto e si unirà ai migliaia di altri supporter che popoleranno le città russe dal 14 giugno al 15 luglio 2018.
La competizione che segnerà l’estate degli amanti del pallone si svolgerà quindi in terra russa, dove gli organizzatori stanno approntando i sistemi di sicurezza antiterrorismo dentro e fuori gli stadi, le infrastrutture, i trasporti e ogni piccolo particolare funzionale a una piacevole permanenza dei supporter delle nazionali partecipanti.
Parlando di nazionali partecipanti, l’Italia non sarà tra queste: addio ai Mondiali di calcio 2018. È già tragedia nazionale e, soprattutto, sportiva. Un fatto che non accadeva da 60 anni, dalla Coppa del Mondo 1958 e che rende perfettamente l’entità critica dell’evento. Con un solo gol realizzato nella sfida di andata, la Svezia si qualifica al Mondiale di Russia 2018 e l’Italia resta a casa.
Tra le qualificate spiccano le favorite di Russia 2018: Germania, Brasile, Francia, Spagna, senza dimenticare belgio e Portogallo che potrebbero riservare qualche sorpresa.
Per quanto riguarda la burocrazia, per facilitare il transito dei passeggeri nel periodo del torneo, il governo russo, in accordo con la FIFA, ha deciso di sospendere la pratica dei visti per chi già possiede un biglietto per una partita della competizione (acquistato sul sito web della FIFA); i fan che desiderano recarsi in Russia devono anche disporre del “Passaporto del Tifoso”, che si può ottenere previa richiesta online sul portale FAN ID, compilando un modulo di registrazione, ma solo nel momento in cui si ha già in mano un biglietto del Mondiale. Inoltre, i tifosi potranno usufruire dei trasporti pubblici gratuiti nel giorno della gara, mostrando il biglietto della partita nella città in cui viene disputata.
Le strutture che saranno teatro dei 64 incontri sono ben dodici: si tratta di impianti all’avanguardia, progettati in primis per la sicurezza e per la visibilità degli spettatori; in secondo luogo, hanno forme moderne e particolari e un aspetto esteriore gradevole, costruiti dai migliori architetti in circolazione. Come ad esempio, a San Pietroburgo, dove la Zenit Arena da poco ultimata e inaugurata nel corso della Confederations Cup a giugno 2017, progettata da uno dei più celebri architetti del mondo, il giapponese Kisho Kurokawa.
San Pietroburgo, con lo stadio dello Zenit, e Mosca, con i suoi due impianti, la nuovissima Otkrytie Arena e il rinnovato Lužniki, non sono le uniche città coinvolte nell’organizzazione della competizione. Le partite sono davvero tante, ben 64, e gli organizzatori hanno compiuto una scelta ragionata, selezionando altre nove località situate nella Russia europea per non rendere troppo difficoltosi gli spostamenti delle nazionali tra una partita e l’altra.
Le città che ospiteranno i match del torneo sono quindi, oltre alle due già citate, Kaliningrad, Nižnij Novgorod, Kazan’, Samara, Saransk, Volgograd, Rostov sul Don, Soči e Ekaterinburg.
La manifestazione, come abbiamo detto, partirà con il primo incontro il 14 giugno e terminerà il 15 luglio con la finale: entrambe le gare, la prima e l’ultima della competizione, avranno come palcoscenico il Lužniki, storico impianto moscovita che un tempo ospitava le gare casalinghe della nazionale dell’URSS.
La prima tranche di partite, ovvero le prime 48, è regolata dalla logica dei gironi, con le 32 nazionali che sono divise in 8 gruppi da 4 squadre: la prima e la seconda compagine di ogni girone ottengono il pass per gli ottavi di finale, da cui parte il turno ad eliminazione diretta, dove da ogni gara esce un’unica vincitrice, fino alla finalissima di Mosca. Nelle restanti 16 gare, se al termine dei novanta minuti di gioco il risultato è ancora in parità, si va ai due tempi supplementari da quindici minuti l’uno: se nessuna delle due squadre ha la meglio anche in questi ulteriori trenta minuti, si passa ai rigori, che decretano la formazione che vince e passa al turno successivo.
Nella stagione che conduce ai campionati mondiali, ogni calciatore dà il massimo per convincere il commissario tecnico della propria nazionale a includerlo nella lista finale dei convocati per il torneo. Questo dimostra che la magia di questa competizione non svanisce mai: i calciatori tengono molto a indossare la casacca prestigiosa della nazionale del proprio paese, e in questo non incide l’aspetto economico. Non si viene pagati per giocare in nazionale, quindi le motivazioni sono legate all’appartenenza ai colori, alla nazione di provenienza, all’onore e a tutti i valori relativi alla propria identità culturale.