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SIENA. Con l’arrivo del nuovo tecnico bianconero Cristiano Scazzola al posto di Giovanni Colella capiremo se le responsabilità dei risultati del Siena sono dell’ex tecnico o di un gruppo che fino ad ora ha dimostrato di avere qualità tecniche non certo eccelse. Certo anche a Scazzola, presentato questo pomeriggio nella sede della società allo stadio (il suo contratto è di sei mesi con l’opzione di un anno successivo), avrà bisogno di un po’ di tempo per capire che tipo di giocatori ha a sua disposizione, quel tempo che chiedeva anche Colella e che non gli è stato più concesso. Ma si sa quando non ci sono risultati il primo a pagare è sempre l’allenatore, tenuto conto che non si può cambiare una squadra intera.
Ma secondo quanto ha detto il vicepresidente del Siena Federico Trani in un politichese che non ha niente da invidiare neanche ai democristiani di una volta, l’esonero “non è questione di risultati ottenuti sul campo, ma piuttosto di certi principi che non sono stati soddisfatti. Noi abbiamo fatto in questo periodo una serie di riflessioni a 360 gradi sul lavoro che si stava facendo e abbiano deciso l’esonero”. Quali siano questi principi Trani non li ha chiaramente spiegati.
Però si può pensare che la società avendo fatto un investimento su un gruppo consistente di giocatori (messi peraltro assieme con una certa fretta per le note vicende societarie) , voglia avere qualche risultato sul versante della valorizzazione individuale dei giocatori. Insomma un possibile ritorno economico in proiezione futura. Scazzola, unico allenatore contattato dalla società, è stato detto nel corso della presentazione, quindi dovrà lavorare in questo senso. Lui si è detto ovviamente soddisfatto di allenare il Siena, di essere entusiasta del progetto prospettatogli dalla società e del lavoro che dovrà svolgere. Una sfida i cui risultati i calciofili senesi sperano possano vedersi al più presto.